«Vorrei sapere qualcosa di più preciso sui lavori da realizzare al posto di quella âvergognaâ di via Fabrateria Vetus che, secondo quanto è stato annunciato, inizieranno a settembre. Vorrei conoscerela futura destinazione della Rems provvisoria per la quale è già stato speso un milione dâeuro e vorrei capire il motivo per cui, nei decreti del Commissario e del Ministero della Salute, è tuttora indicata la realizzazione di una struttura da 40 posti in Borgo Santa Lucia, dove câè quella provvisoria».
Il quesito lo ha posto il consigliere di opposizione Filippo Misserville dopo lâultima riunione della Commissione sanità e la relazione dellâincontro tra Comune e Asl, confronto che definisce «insoddisfacente e fumoso», tanto da proporne un altro in municipio «alla presenza della minoranza e con gli atti alla mano».
Le perplessità di Misserville riguardano due rettifiche, una fatta e lâaltra mancante, al decreto del commissario regionale alla sanità Zingaretti. Quella fatta risale al 2 marzo 2015, dopo lâindividuazione delle sedi provvisorie e definitive delle Rems. Stabilisce che, una volta attivate quelle permanenti, le strutture provvisorie non saranno più comunità terapeutiche a supporto di queste ultime ma âridestinate alle esigenze delle Asl, sentiti i Comuni di riferimentoâ.
Oltre allâincertezza sul destino della struttura già esistente a Ceccano, continua a risultare che quella futura, almeno sulla carta, sarà costruita anchâessa in Borgo Santa Lucia. Come se non bastasse, la deliberazione 161 della Giunta regionale del 21 aprile parla erroneamente di sede provvisoria âin via G. Di Vittorioâ e giustamente di residenza definitiva âin via Fabrateria Vetusâ, dove il commissario dellâAsl Luigi Macchitella ha assicurato che verrà aperto il cantiere tra tre mesi. Se è un mero errore, basterà un colpo di spugna.