Gli ultimi report dell’Arpa Lazio parlano chiaro: "La stazione di Ceccano» ha superato «il numero dei giorni consentiti dalla normativa (35, ndr) nell’arco dell’anno del limite giornaliero del PM10". E questo già dal 26 marzo (41 superamenti). A far calare la concentrazione degli inquinanti e migliorare la respirabilità dell’aria negli ultimi tempi sono state le turbolenze e le piogge, che hanno scontentato chi pregustava un anticipo d’estate, ma che sono state provvidenziali per non oltrepassare la tolleranza massima di cinquanta giorni annui dopo pochi mesi. Il record negativo di 121 superamenti nel 2015 ha spinto l’amministrazione comunale a richiedere un monitoraggio da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che si è attivata con un mezzo mobile tra il 18 marzo e il 10 aprile, e ha pubblicato dati per niente confortanti: oltre all’ovvia differenza dei valori di PM10 registrati tra la parte alta e quella bassa della città, che restano alti e arrivano a differire anche di 15-20 μg/m3 a discapito della periferia, è allarmante il livello del PM2.5, il particolato fine che costituisce il sessanta per cento delle polveri sottili di diametro superiore e che risulta ancor più pericoloso per la salute umana, perché in grado di penetrare profondamente nei polmoni. La risposta del Comune è l’ordinanza con la quale il Sindaco Roberto Caligiore ha fissato un’altra Domenica Ecologica il 15 maggio, dopo quelle evidentemente inconcludenti del 21 febbraio e del 6 marzo: a parte attenersi alle direttive europee e regionali, può rappresentare una soluzione concreta vietare periodicamente la circolazione veicolare per cinque ore (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17)? Si finirà per provocare l’immancabile dibattito a singhiozzo che si riacutizza in concomitanza delle giornate all’insegna del blocco del traffico nonché, soprattutto, l’effetto contrario: percorsi allargati alla volta della propria destinazione, congestione stradale al di fuori dell’area transennata, più inquinamento. Destinata a far discutere anche l’altra ordinanza emanata nei giorni scorsi e che chiuderà fino al 13 giugno la zona adiacente a Piazzale Europa (dall’incrocio fino a Via Mola Vecchia) per l’ormai consueta collocazione del Luna Park: l’apparente mancanza di alternative per la location delle giostre negherà di fatto una strategica arteria di scorrimento e favorirà gli ingorghi a partire da Via Gaeta. Ma le chiacchiere e le polveri sottili, a quanto pare, se le porta via il vento.