La caccia all'uomo è durata poco più di due giorni. I responsabili del lancio di sassi contro i treni in transito sulla Cassino-Roma sono stati assicurati alla giustizia. Almeno stando alle indagini condotte dal personale della Polfer. 

Era mercoledì mattina quando una studentessa di Cassino a bordo del treno regionale 2360 era sta colpita da un grosso sasso lanciato tra le stazioni di Capannelle e Casilina. Diversi, in quello stesso momento erano stati i sassi lanciati contro il medesimo treno. Miracolato anche un avvocato di Cassino che ha assistito all'intera scena. Ma lo stesso episodio si era verificato anche contro altri convogli. Sotto choc i numerosissimi passeggeri cassinati che ogni giorno raggiungono la Capitale per motivi di studio o di lavoro.

Immediate le indagini dopo gli eventi, subito individuata  l’area in cui si erano verificati i lanci, corrispondente al "parco degli acquedotti" in zona Appio Claudio.  Così il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polfer, diretta dal dottor Marco Napoli, e del posto Polfer di Ciampino, hanno avviato mirati appostamenti che hanno portato all'individuazione di tre giovani interni a raccogliere sassi e a lanciarli contro un treno. Subito accerchiati e bloccati i giovani, tutti quattordicenni di origine bengalese, sono stati denunciati per attentato alla sicurezza dei trasporti. I minorenni sono stati affidati ai genitori.