Riesplode l’emergenza ospedale. Ad accendere nuovamente i riflettori sulle criticità del Santa Scolastica sono state ieri mattina alcune associazioni cittadine che hanno manifestato spontaneamente all’interno del nosocomio cassinate. Presenti al sit-in indetto al Santa Scolastica anche il sindaco Petrarcone e il candidato a sindaco Tullio Di Zazzo. In prima linea Antonio Capaldi de “Le Nuove Contrade”, Rosa Caiazzo di “Articolo 32”, Fabio Marino di “Movimento Popolare per Cassino” e tanti altri attivisti, una ventina in totale.
La portavoce del comitato “Articolo 32 salviamo l’ospedale” è stata categorica: “Attendiamo risposte dal Governatore Zingaretti che, era stato annunciato, sarebbe stato presente a Cassino in un consiglio comunale ad hoc. Ebbene, se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto: ci presenteremo nella Capitale con tanti pullman per chieder spiegazioni in merito al futuro del Santa Scolastica”. Il depotenziamento del nosocomio preoccupa, ma a provare a rassicurare è stato il sindaco Petrarcone che ha spiegato: “Come ammninistrazione stiamo facendo il possibile. Abbiamo già inviato due inviti al presidente Zingaretti e siamo in attesa di una sua risposta”. Poi sempre il primo cittadino ha aggiunto: “L'incontro avuto lo scorso 10 dicembre con il commissario dell’Asl di Frosinone, dottor Luigi Macchitella, è stato molto proficuo. Abbiamo avuto modo di tracciare un quadro completo sulle problematiche relative alla sanità pubblica nel nostro territorio, ma soprattutto abbiamo ricevuto quelle rassicurazioni che tutti attendavamo sia per quanto concerne il Santa Scolastica sia per dare un cambio di passo decisivo in ambito sanitario nella nostra provincia”. I cittadini avrebbero però gradito la presenza di tutte le istituzioni a tutti i livelli: mancavano difatti i consiglieri provinciali, e soprattutto quelli regionali. Pertanto la protesta a difesa del Santa Scolastica ha preso di mira proprio i politici. I manifestanti non hanno risparmiato loro le critiche: “La politica scellerata sta distruggendo la nostra sanità pubblica. I politici promettono miglioramenti ma poi fanno il contrario. Il premier Renzi, il governatore Zingaretti, il presidente della provincia Pompeo e il sindaco di Cassino Petrarcone – è l'affondo finale – ci hanno tolto tutto a favore del potere romano e l'ospedale di Cassino sta morendo”. Ma ora scatta la rivolta popolare.