Ancora una giornata di blocco totale del traffico a Cassino. Ancora una giornata di polemiche. 

Quindici varchi hanno chiuso ad anello la città ma i controlli sono stati meno assidui di ieri, soprattutto nel pomeriggio. 

Scarsa l'affluenza di clienti in tutto il centro urbano. "Ancora oggi - ha affermato Maurizio Coletta, presidente del centro commerciale naturale San Benedetto - abbiamo perso gli incassi. Pochi scontrini, anzi pochissimi. Il danno che si è causato a causa della scelta operata da questa amministrazione è enorme. Parlo a nome di 500 commercianti del centro, un indotto da 1.800 posti di lavoro molti dei quali sono a rischio. Saremo costretti a operare degli inevitabili tagli". Eppure stamattina Annamaria Francione, commerciante delegata da diversi "colleghi" di corso della Repubblica e viale Dante si è recata in Comune per un confronto con il sindaco: un incontro stabilito due giorni fa per decidere se continuare i primi tre giorni dell'anno con le misure drastiche o rivedere qualcosa. "Ma il sindaco non mi ha ricevuto", ha tuonato dopo essere uscita dal Comune. E la polemica è salita alle stelle.

Intanto ieri pomeriggio, di fronte ad una città "fantasma" molte attività commerciali hanno preferito chiudere, ben prima rispetto a quanto stabilito. "I negozi storici di Cassino - ha continuato Coletta - costretti a chiudere perché nessuno è venuto in centro spaventati dal blocco. E' assurdo".

Diverse le iniziative che i commercianti porteranno avanti per tutelare i loro interessi. Intanto per oggi, domani e domenica resta in vigore l'ordinanza che prevede l'isola pedonale in centro.Â