Diciotto indagati per un maxi traffico di stupefacenti tra il Cassinate e il Casertano. La Procura chiude il cerchio e iscrive nel registro degli indagati 18 persone - perlopiù trentenni - residenti tra Pontecorvo, San Giorgio a Liri, Avezzano e in diversi comuni del Frusinate, soprattutto Patrica, Sora e Isola Liri. Tutti chiamati a rispondere di una grossa movimentazione di eroina e cocaina “importata” dal vicino Casertano.


L’indagine
La corposa indagine condotta dagli uomini della Compagnia di Pontecorvo - agli ordini del maggiore Imbratta e del tenente De Lisa - sembrerebbe essere partita da alcune fonti confidenziali sulle cui testimonianze sono stati effettuati mirati riscontri. Forte, infatti, l’attenzione delle forze dell’ordine per il territorio che come contropartita riserva sempre grande fiducia nel loro operato. Come dimostrato di recente anche dalle mamme coraggio che si sono rivolte ai militari arrivando a denunciare i propri figli per mettere le mani sui baby pusher in azione.
La ricostruzione dei traffici dal Casertano al Cassinate (per il periodo tra il novembre 2011 e il febbraio 2012) non è stata affatto facile. Continui gli appostamenti, i pedinamenti e le investigazioni condotte dai militari fino a Castel Volturno dove i pusher cassinati si recavano, per gli inquirenti, con una cadenza quasi giornaliera.


La tecnica
Per eludere i controlli e portare a casa dosi di coca ed eroina da immettere sul mercato locale gli indagati (guardati a vista dai carabinieri) avrebbero usato una tecnica alquanto efficace. I responsabili del trasporto di droga avrebbero in sostanza utilizzato auto civetta e sentinelle in grado di segnalare eventuali posti di blocco e portare a casa il risultato. E poi, come spesso accade, la frequenza dei viaggi avrebbe giustificato le “modiche” quantità traghettate: una scelta necessaria per non finire nei guai.
Invece i militari della Compagnia di Pontecorvo sono riusciti a ricostruire nel dettaglio ogni spostamento, ogni singola movimentazione di droga che nel Cassinate poteva fruttare parecchio, vista la richiesta di dosi in rapida e costante espansione.
Ora i 18 indagati devono rispondere del maxi traffico ipotizzato dalla Procura casertana. Sarà un nutrito pool di difensori (tra cui l’avvocato Michele Sirianni Notaro) a smontare le accuse demolendo le solide ipotesi investigative.