Tasse universitarie troppo alte. Gli studenti non ci stanno e vanno al contrattacco spiegando come si può fare per adeguarle alle altre realtà. Di questo si parlerà nel convegno in programma lunedì 14 dicembre alle ore 15 nell’aula Consiglio di Ingegneria alla presenza del rettore Betta, del deputato Luca Frusone, Francesco D’Uva e tutti i rappresentanti.

In Italia il numero dei laureati è tra i più bassi d’Europa, mentre le tasse di iscrizione sono le più alte. La conseguenza? Lo Stato scoraggia il proseguimento degli studi da parte delle nuove generazioni, ostacolando il progresso economico, sociale e culturale del Paese.

Di fronte a questa situazione il Movimento 5 Stelle non è rimasto a guardare e due anni fa ha presentato in Parlamento una proposta di legge per bloccare l’aumento della tassazione universitaria, sanzionare le università che chiedono più tasse rispetto a quelle consentite dalla legge e per introdurre una No Tax Area di esenzione totale dal pagamento delle tasse per i redditi più bassi.

«La proposta però - spiegano gl attivisti - è ferma in commissione Cultura della Camera perché il governo Renzi vuole affossarla. Pertanto - aggiungono - di fronte all’ostruzionismo da parte del Palazzo abbiamo deciso di avviare una raccolta firme tra gli studenti universitari per sbloccare questa situazione e consentire al Parlamento di approvare una riforma del sistema di tassazione universitaria che preveda tra le altre cose un sistema più equo e una diminuzione della tassa d’iscrizione all’università soprattutto per le fasce medio-basse».

Tutte le firme raccolte entro il 31 dicembre saranno consegnate al Ministro Giannini.