Caso Albaneta, ora si mobilitano anche i polacchi. Dopo le prese di posizione, i sequestri, i dissequestri, le proteste degli ambientalisti e la riunione organizzativa in comune  l’affare si ingrossa. E  dopo le richieste dell’ambasciata polacca al sindaco Petrarcone, il caso diventa internazionale. L’ambasciata vuole infatti vederci chiaro, visto che - concessioni e autorizzazioni a parte - l’apertura di un villaggio di Natale  è pur sempre avvenuta in un’area di assoluto pregio storico e naturalistico, circondata da monumenti importantissimi.

Dalla Procura, intanto, il sostituto procuratore Bulgarini ha disposto il dissequestro dei due manufatti (due strutture in legno da 130 e 20 metri quadrati) a cui erano stati apposti i sigilli sabato. E l’organizzazione dell’evento è scesa in campo: "Il Villaggio di Natale è allestito in modo da non essere invasivo né tantomeno deturpante a livello ambientale" hanno spiegato gli avvocati dell’organizzazione,  Luigi Pascarella ed Antonio Paolella. "L’iniziativa natalizia, senza fini di lucro, è gestita da una onlus che utilizzerà i proventi degli ingressi per sostenere le spese organizzative dell’evento e, aspetto ancor più importante e nobile, per quelle nel campo sociale e culturale" hanno concluso.