Non câè due senza tre. Dopo il doppio incendio di fine ottobre e metà novembre, i vandali del Campus Folcara sono tornati a colpire anche nel mese di dicembre.
Questa volta, però, a differenza delle precedenti, i malintenzionati non sono andati muniti di accendino e fiammiferi. Nel pomeriggio di mercoledì si sono recati al nono piano del Campus, nel corpo B dellâedificio e dove hanno sede i corsi di laurea in Giurisprudenza e sono andati dritti nei bagni. Questa volta hanno provato a causare danni e disagi causando lâallagamento dellâedificio. Il piano, però, questa volta è andato fallito. Una studentessa che si trovava nei paragi ha infatti visto quanto stava accadendo e immediatamente lâuomo colto in flagranza di reato è fuggito via.
Da una prima ricostruzione dei fatti sembrava essere solo, ma ancora non ci sono certezze. Appena avvisati dellâaccaduto nel tardo pomeriggio di ieri, i dirigenti dellâateneo hanno provato a chiudere tutte le uscite, ma non câè stato modo di rintracciare lâuomo che è fuggito via.
La studentessa che ha visto con i propri occhi quanto stava accadendo si è immediatamente recata al rettorato dove con il direttore generale Raffaele Simeone ha tracciato un identikit della persona avvistata. Stando alla descrizione dellâuniversitaria il âvandalo della Folcaraâ, che si presume essere lo stesso anche dei due incendi di ottobre e novembre, non è uno studente. Si tratterebbe infatti di unâultra trentenne stempiato. Scartata, anche se mai presa seriamente in considerazione, lâipotesi che si tratti di un rappresentante del personale.
Le foto e le testimonianze sono state immediatamente fornite alla polizia che continua le sue indagini sul caso. La speranza è riposta nelle telecamere, ora attive allâingresso del Campus. In queste ore si stanno visionando i filmati: sembra di capire che il vandalo ha davvero le ore contate. Fiduciosi i vertici dellâUniclam.