Un regalo inatteso, da persone sconosciute. Un elemento valido a insospettire chiunque. Ma se a distribuire peluches in giro per Cassino a bambini e ragazzini approfittando dell'assenza di genitori e adulti sono uomini dell'Est, i dubbi aumentano. Soprattutto perché si teme che, come per i portachiavi regalati attraverso un messaggio che raggiunge il "fortunato" su WhatsApp, anche in questo caso siano stati inseriti negli omaggi dei microchip in grado di spiare le vittime.

Benchè tutto questo rappresenti solo un'ipotesi legata alla paura di poter essere studiati da malintenzionati in grado, al momento opportuno, di entrare in azione la cautela è d'obbligo. Per questo due bambini hanno raccontato tutto alle loro mamme che immediatamente hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri di Cassino. E sono partire le indagini.