Il magistrato Giancarlo Caselli ospite dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale nell’ambito del convegno sulle agromafie promosso dalla Coldiretti in collaborazione con la Banca Popolare del Cassinate e col patrocinio dell’Università.

Procuratore capo a Palermo dal 1993 al 1999, uno dei simboli della lotta alla mafia, Caselli è oggi il presidente della fondazione “Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e nell’agroalimentare”. Ad aprire il convegno che si terrà giovedì mattina alle ore 10 nell’aula magna del Campus Folcara saranno il rettore Giovanni Betta e il direttore del dipartimento di economia e giurisprudenza Giuseppe Recinto.

Vincenzo Formisano, docente universitario e vicepresidente di Bpc, affronterà il tema delle banche territoriali come presidio di legalità economica, mentre Giuseppe Muti relazionerà sulla presenza e le attività delle ecomafie nel cassinate.

La filiera agroalimentare è quella che registra il maggior numero di reati per opera della criminalità organizzata. Le attività illecite vanno dalle truffe per ottenere indebiti finanziamenti pubblici al caporalato e alle contraffazioni di rinomati prodotti agroalimentari. Le famiglie criminali controllano mercati ortofrutticoli e redditizi canali commerciali e gestiscono su scala industriale i processi di contraffazione delle produzioni italiane più richieste dai mercati esteri come parmigiano, mozzarelle di bufala, olio e vino.

 Le conclusioni sono affidate al presidente della Coldiretti Lazio, David Granieri. Nel piazzale dell’ateneo sarà allestito il mercato di Campagna Amica. Gli imprenditori agricoli offriranno una degustazione delle tipicità agroalimentari ciociare. Al loro fianco, in un ideale fronte della legalità, ci sarà anche lo stand del ristorante antimafia Civico Sociale.