Le associazioni di volontariato scrivono all’ex abate Vittorelli: “Così ci sentiamo screditati”. Parole dure quelle usate nella lettera aperta da Valentina Colella all’abate emerito. Nessuna morale, però, tra quelle pagine. Solo la volontà di riabilitare i volontari agli occhi dei cassinati. “Non più offerte per pagare bollette della luce e del gas di chi non ha neanche da mangiare. Non più buste della spesa per famiglie disperate. Domenica quello che abbiamo raccolto in beneficenza è vergognoso pure a dirlo - ha dichiarato Collela - Lei che per anni è stato il nostro pastore, che ha rappresentato la Fede e la Speranza, deve spiegare ai cittadini che le nostre associazioni di volontariato sono composte da gente onesta e senza secondi fini. E che nessuno di noi ha mai chiesto oboli a lei o alla diocesi”.