Saracinesche abbassate e botteghe chiuse. negozi che erano aperti da sempre nei vicoli di Cassino adesso sono serrati e abbandonati. Gli artigiani vanno in pensione e con loro gli antichi mestieri. 

La crisi economica e la possibilità di acquista capi di abbigliamento a basso costo ha portato i cassinati a non riparare più i vestiti, meglio buttarli e acquistarne di nuovi.

Per le scarpe invece la qualità si è abbassata e, se prima aggiustando un tacco o una suola, le scarpe tornavano come nuove, adesso non ci sono colle e chiodi che tengono.

Così non conviene più restare aperti, i giovani non hanno mai voluto imparare il mestiere e gli anziani sono ormai stanchi di dover fare i conti con un mercato che non lascia più possibilità di crescita o di mantenimento.

<Sono solo spese e lamentele - ha dichiarato un vecchio ciabattino - io sarei morto nella mia bottega, ma è diventato impossibile pagare per fare un lavoro che mi ha sempre dato da mangiare e che mi ha permesso di mantenere la famiglia>.