Morte sospetta in corsia. La famiglia presenta una denuncia per fare chiarezza sul caso.

I familiari di un sessantatreenne del Cassinate deceduto improvvisamente nella notte in una struttura sanitaria della città martire vogliono fare chiarezza. 

L'uomo, operato in agosto al San Camillo di Roma, non si era più ripreso dall'intervento ed era stato trasferito a Cassino in stato vegetativo. Poi, nelle scorse ore, la situazione si è aggravata fino alla morte del paziente. 

La moglie e i figli del sessantatreenne hanno deciso di sporgere denuncia al Commissariato di Cassino per fare chiarezza sull'accaduto. Bloccata la salma sono state sequestrate le cartelle cliniche del San Camillo e della casa di cura di Cassino per proseguire nei dovuti accertamenti.Â