Lâassessore alle politiche sociali Stefania Di Russo, prova a tirare le somme della difficile realtà  che il Comune di Cassino sta vivendo per la gestione dellâemergenza immigrazione. «Fin dai primi mesi di insediamento ho fatto presente la gravità della situazione in cui vivevano queste persone, oggi a distanza di quattro anni le cose non solo non sono cambiate ma sono peggiorate. Lâimmigrazione è un fenomeno per il quale è indispensabile lâaccoglienza regolamentata.I fondi adesso destinati continuano ad esserci, ma i problemi rimangono. Mentre prima le somme stanziate per i minori erano di 80 euro al giorno, oggi sono state praticamente dimezzate.
I minori non accompagnati arrivati sul nostro territorio vengono o veicolati verso i grossi centri di accoglienza e poi distribuiti nelle varie regioni italiane oppure, arrivano nei vari comuni italiani. La conseguenza è che ad occuparsene sono i rispettivi sindaci, che li inseriscono nelle case famiglia le quali continuano a chiedere per il soggiorno 80/90 euro al giorno a fronte di un dimezzamento dei fondi messi a disposizione dallo Stato. Ricade sulle risorse degli Enti Locali la quota per coprire la differenza tra la richiesta delle case famiglia e i fondi statali. Questo non significa non voler accogliere, ma significa accogliere bene. Se lâaccoglienza non è adeguata è meglio portare assistenza e aiuti nei Paesi di origine per evitare che lâaccoglienza stessa possa diventare sfruttamento altrove»