Le elemosine, business vecchio e mal ripagato. Nonostante abnegazione e inventiva, spesso la spesa non vale l’impresa. Devono essersene convinti i profughi che hanno iniziato a sceglie- re forme più redditizie di guadagno. E a superare frontiere inimmaginabili.

Le prestazioni sessuali dietro compenso possono rappresentate - per loro o per menti occulte - un mercato ben più inesplorato e appetibile. Deve aver fatto scuola il nigeriano bloccato dalla polizia mentre girava lungo viale Europa con due bigliettini rivolti al gentil sesso per mettere in mostra la sua offerta. Penna nera, lettere in stampatello e scrittura decisa: «Se tu vuoi una relazione con me, io sono pronto» e «Ogni cosa che tu vuoi che io faccia per te, io lo farò».

Lo hanno incontrato alcune malcapitate mentre offriva tutto se stesso in cambio di un compenso. Ma lo ha incontrato anche la polizia di Stato impegnata in alcuni controlli in centro mentre faceva il “gigolò di strada”. Per lui un foglio di via e il rientro nella comunità di accoglienza del casertano da cui proveniva. E se lui, pare, non si sia più visto in giro nella città martire, sicuramente sono stai notati altri richiedenti asilo impegnati nell’originale attività lavorativa. Nigeriani che potrebbero provenire dallo stesso centro.

La Polizia non ha mai interrotto le indagini. Così uno di loro è stato pizzicato martedì. Un nigeriano di 21 anni che girava con tre messaggini hot nella centralissima viale Dante a caccia di prede. Sotto la lente questo strano “flusso”di migranti che, insieme a tutti gli altri, si imbarca su treni e pullman per raggiungere la città martire e provare a tirare su uno “stipendio”.

Quante e quali ramificazioni ci siano dietro il fenomeno, questo è prematuro dirlo e quantificarlo. Certo è solo l’imbarazzo delle donne quando si trovano davanti questi ragazzi che si avvicinano e esibiscono il loro bigliettino hot. Belli, intriganti e, solitamente, anche incapaci di scrivere così correttamente in italiano.