Ennesima lite consumata tra immigrati che è sfociata in violenta aggressione. Ieri i carabinieri della Compagnia di Cassino guidati dal maggiore Silvio De Luca hanno arrestato un venticinquenne originario del Gambia accusato di “tentato omicidio”. L’uomo era ospite di una struttura di accoglienza perché richiedente asilo. Deve esserci stata una lite con un suo connazionale ventiseienne e nella coluttazione dalle parole e gli insulti si è passati all’aggressione fisica vera e propria.

Il venticinquenne ha impugnato un grosso coltello e ha trafitto il connazionale al torace. Nella struttura, gestita da una cooperativa che ha la sede legale in provincia di Caserta, è subito scoppiato il caos. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato immediatamente la vittima al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Scolastica. Dopo l’arrivo nella struttura cassinate il personale medico ha predisposto, a seguito della gravità delle ferite riportate, il trasporto e il ricovero in “prognosi riservata” presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il fermato è stato invece trasferito presso la locale Casa Circondariale ed il coltello utilizzato per l’aggressione, lungo 24 centimetri, è stato posto sotto sequestro. Sono in corso ulteriori accertamenti sull’esatta identità dell’arrestato.

La dinamica dell’aggressione è al vaglio degli inquirenti. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il venticinquenne abbia accoltellato il connazionale alle spalle infierendo sudi lui con un’arma affilata, un coltello appunto. Il motivo della lite invece è ancora sconosciuto, nessuno ha spiegato come sia accaduto e la presenza di armi nella struttura non trova una giustificazione. Purtroppo non è il primo episodio che si registra all’interno delle strutture di accoglienza.