Aveva impugnato una pistola per la prima volta, tentando il colpo al Risparmione di viale Bonomi di Cassino. Un piano balenato per far fronte a una cartella di Equitalia da 11.000 euro. Come poi racconterà al giudice, alla presenza del suo avvocato - Mariano Giuliano - Lorenzo Azzoli, poco più che ventenne, originario di Villa Santa Lucia, era stato licenziato e all’apertura della cartella verde aveva letto troppi zeri. Così, in momento di sconforto, aveva pensato di tentare un colpo. Uno solo, per poter sistemare la sua pendenza e ripartire da capo.

L’operazione congiunta di polizia e carabinieri non aveva però lasciato scampo al rapinatore improvvisato, fermato poco dopo. Quattro anni di reclusione, da trascorrere ai domiciliari: questa la decisione del giudice nei confronti del ventenne chiamato a rispondere contestualmente di rapina propria e impropria: quella nei confronti della cassiera e poi nei confronti del titolare dell’attività.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti sembrerebbe che il giovane, afferrata una pistola trovata in casa (appartenente sembrerebbe al nonno non più in vita) lo scorso 1 settembre è entrato nel supermarket di viale Bonomi. Puntando l’arma contro la commessa si è fatto consegnare 1.200 euro.

Inseguito dal titolare dell’attività, avrebbe puntato anche contro di lui la pistola per indurlo ad allontanarsi. Poi l’arrivo delle forze dell’ordine e la manette. Ieri la sentenza di primo grado: 4 anni, ai domiciliari.