No, non è finita. Si va ai supplementari. La sentenza del Tar non ha messo la pietra tombale sulle elezioni dello scorso 5 e 19 giugno che hanno visto la vittoria di DâAlessandro a discapito di Petrarcone. Lâex sindaco - secondo quanto trapela da fonti a lui vicine - pur rispettando la sentenza emessa dal Tar appena dieci giorni fa, non è mai stato convinto. E così con il suo pool di legali starebbe pensando di ricorrere al Consiglio di Stato. I tempi? Su questo câè un alone di mistero. «Abbiamo tempo a sufficienza per valutare tutto, i presupposti per fare il ricorso al Consiglio di Stato ci sono e li stiamo valutando» manda a dire il consigliere provinciale Alessandro DâAmbrosio.
Il ricorso non convince proprio tutta la compagine: câè chi ritiene che sia più utile soffermarsi sul- lâattività amministrativa e politica senza spendere ulteriori energie su quella legale. Ma quella sentenza del Consiglio di Stato piombata a sorpresa tre giorni fa, che a Viareggio sul caso elezioni ha ribaltato quanto aveva stabilito il Tar sul ritorno alle urne, sembra aver galvanizzato i pretoriani del sindaco.
Ma se nellâambiente del primo cittadino lâipotesi riscuote ancora qualche perplessità , chi invece è deciso a portare avanti la sua battaglia è il consigliere Claudio Trotta, che aveva lamentato la sentenza del Tar perchè non si era provveduto a ricontare le schede. Trotta, lo ricordiamo, lamenta la mancata elezione a discapito di Sarah Grieco per un errore - secondo quanto da lui sostenuto - nella trascrizione dei voti sui verbali. E oltre alla giustizia amministrativa, gli strascichi delle elezioni comunali, proseguono anche alla Procura delle Repubblica.
Lâindagine aperta per presunti brogli non è difatti stata archiviata: al momento ci sono due persone iscritte nel registro degli indagati: presidente e segretario del seggio 30, e tutti gli scrutatori della sezione sono stati sottoposti a perizia calligrafica.
Si attende lâesito che potrebbe arrivare a breve e potrebbe aprire ulteriori scenari sullo scacchiere politico, sempre più intrecciato con quello legale.