Era stato pensato per limitare i problemi legati a una movida senza regole. E invece si è trasformato in un controllo a più mani, dove insieme ai carabinieri di Cassino hanno operato anche i colleghi del Nas di Latina e gli ispettori del Sian della Asl di Cassino. Risultato: locali sporchi e spesso non adatti al servizio di ristorazione. Con multe salatissime e in alcuni casi anche la temporanea chiusura delle attività in attesa di ripristino e sistemazione dei luoghi.

Caccia ai decibel illegali

Le verifiche poste in essere dagli uomini del maggiore Silvio De Luca hanno riguardato sia il centro cittadino che l’hinterland della città martire. Sotto la lente, infatti, gli orari di chiusura dei locali e soprattutto il rispetto delle emissioni sonore “illegali”, quelle cioè ben poco tollerate dai residenti (soprattutto in centro) perché oltre l’orario consentito e oltre i decibel permessi. Effettuando ispezioni in diversi locali della città martire sono stati invece ravvisati altri problemi, legati a sporcizia e cattiva conservazione degli alimenti. E sono scattate sanzioni e chiusure.

Il dettaglio

Come accertato dai militari del Norm di Cassino, dagli uomini del Nas di Latina - coordinati dal tenente Maurizio Santori - e dagli ispettori del Sian di Cassino, in un pub che si trova in pieno centro abitato «c’era disordine e sporcizia diffusa, nonché l’apposizione in un luogo non visibile del cartello indicante il divieto di non fumare. Per questo il titolare è stato sanzionato con due ammende per un totale di 1400 euro» fanno sapere dal Comando provinciale.

A Villa Santa Lucia, invece, in un bar-ristorante i militari hanno accertato «l’insufficiente stato di pulizia dei locali e delle attrezzature usate per la preparazione di alimenti, nonché lo stoccaggio in un garage adibito a deposito promiscuo di altre derrate alimentari varie (pasta, caffè, pelati ed altro) privo dei previsti requisiti - hanno continuato dall’Arma - Per le infrazioni rilevate, il titolare dell’attività, è stato sanzionato con un’ammenda di 1.000 euro. Il personale dell’Asl (fatto intervenire dai carabinieri) gli ha notificato verbalmente un provvedimento di sospensione delle attività di ristorazione».

Nella stessa direzione si inserisce anche l’impegno del Sian di Cassino che nei giorni scorsi ha controllato altri due bar-ristoranti della città per i quali sono scattati analoghi provvedimenti di temporanea sospensione fino a sanare l’illecito (laddove possibile) rilevato. In tutto sono state identificate 64 persone, controllati 10 soggetti sottoposti ai domiciliari o misure di prevenzione, 59 auto ispezionate.