La stella del mattino, ieri, aveva proprio il nome di Lucia Maria che ha scelto di venire alla “luce” sulle corsie dell’autostrada del Sole, tra San Vittore del Lazio e Cassino. La madre non credeva a quello le stava succedendo. Pochi minuti prima, avvertite le prime doglie, lei che è già madre di due figli e dunque ha acquisito una certa “esperienza”, ha preso la valigia e ha avvertito il marito che non ha perso tempo.

Via, da Vairano Patenora, in provincia di Caserta, verso l’ospedale Santa Scolastica di Cassino, dove è stata seguita tutta la gravidanza: la piccola che la signora Iole Martone aveva in grembo da nove mesi era pronta per venire al mondo. A Vairano, inoltre, non c’è possibilità di partorire in ospedale e molte donne raggiungono Cassino. Iole, poi, la città martire la conosce bene, perché, tra l’altro, ha studiato e ha conseguito la laurea proprio nell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.

Alle 5.47, lei e il marito, il signor Raimondo Uscita, entrano in autostrada al casello di Caianello. Contano di arrivare a Cassino in venti minuti. Ma Lucia Maria fa tutto da sola: il papà preme sempre di più sull’acceleratore (lo spiegherà poi alla Polizia!), ma alle 6.03 la piccola nasce. La madre la trattiene a sé insieme al cordone ombelicale, tra gioia e paura. Non c’è tempo per chiamare neppure il 118.

Un padre, stordito dagli eventi, arriva finalmente al pronto soccorso, richiama con il clacson il personale che si precipita fuori. «È nata, è nata», non fa ripetere. Prima di svenire per l’emozione. La moglie intanto viene portata in Ostetricia e affidata al reparto, che taglia il cordone ed esegue i controlli su madre e figlia. Entrambe stanno benone: Lucia Maria è una bellissima bambina di 3 chili e quattrocento grammi e i fratellini Giuseppe e Francesco non vedono l’ora di tenerla fra le braccia. Qualche tentennamento per compilare il certificato di nascita: nata in A1 nel comune di San Vittore o di Cassino? Diciamo che i signori Uscita non hanno guardato proprio il confine chilometrico in quel momento. «Ringrazio mio marito perché senza di lui non ce l’avrei mai fatta - ci ha confidato ieri la signora Iole. A Lucia Maria racconteranno tra qualche anno come e dove ha scelto di nascere”.