Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in città per l’imprenditore cassinate, “re” dei rifiuti, Vittorio Ciummo. Non potrà neppure allontanarsi dalla sua dimora senza avvisare il Commissariato di Polizia né potrà accompagnarsi con soggetti che abbiano subìto condanne penali. Lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Frosinone che ha accolto la proposta del Questore.

Il provvedimento nasce proprio dalla stretta della questura sull’applicazione delle misure di prevenzione quali strumento diretto a evitare la commissione di reati da parte di determinate categorie di soggetti, considerati socialmente pericolosi. Per questo motivo, ieri, il personale del Commissariato di Cassino ha sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di Cassino e diversi altri adempimenti legati all’uscita e al rientro a casa, il noto imprenditore di Cassino. Ciummo, specializzato nella raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha numerosi precedenti di polizia.

Già sottoposto a indagini di natura amministrativa e fiscale, nel gennaio scorso era stato, tra l’altro, arrestato nell’ambito di una vasta operazione nazionale per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti nel settore dei rifiuti.

Ora l’imprenditore dovrà vivere sotto stretta sorveglianza. Gli sono state imposte una serie di prescrizioni tra cui quella di non allontanarsi dalla dimora senza preventivo avviso al Commissariato di Polizia e di non accompagnarsi a persone che abbiano subito condanne penali o siano sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza.

Ulteriori richiami

Nel mirino della Polizia di Stato ci sono altri soggetti giudicati pericolosi, dediti a traffici delittuosi, che vivono grazie ai proventi di attività illecite, che commettono reati tali da offendere o mettere in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la società, la tranquillità della gente.

Solo nell’ultima settimana, c’è stata l’applicazione di dieci “avvisi orali”, nei confronti di altrettante persone residenti per lo più nel comune di Cassino, ma anche a Piedimonte. Persone ritenute pericolose per la sicurezza collettiva. Droga, furti o rapine finite nel loro “curriculum” penale. Un richiamo orale che è l’anticamera di misure ben più pesanti.