Domani mattina, dopo oltre un mese di stop, riaprono i cancelli dello stabilimento Fiat di Piedimonte San germano. Ma ancora una volta - almeno fino a che la produzione della nuova vettura non inizierà, vale a dire alla fine di novembre, si continuerà a lavorare a singhiozzo. Altri due giorni di cassa integrazione sono stati annunciati ieri dall’azienda: i cancelli resteranno nuovamente chiusi lunedì 7 e lunedì14 settembre. Tanto basta alla Fiom per mostrare scetticismo. E non è tutto. Il delegato dei metalmeccanici Cgil evidenzia anche altre criticità venute fuori ieri dopo la convocazione da parte della governance del sito pedemontano. Le perplessità riguardano nello specifico i lavoratori con ridotte capacità lavorative. L’azienda ha infatti comunicato che verrà creata un’area per sequenziamenti: ovvero, sulla nuova vettura (la tanto chiaccherata Alfa Giulia), arriveranno pezzi numerati per ciascuna unità. Un meccanismo pe gli operai con ridotte capacità lavorative che siecondo l’azienda, quando lo stabilimento riprenderà a pieno regime, rientreranno tutte in fabbrica: circa 150 su due turni. Non è così per De Filippis della Cgil preoccupato non solo per le cifre fornite dall’azienda ma anche per il fatto che non è ben chiaro dove verrà creata quest’area. Non dovrebbe infatti essere all’interno dello stabilimento e questo, secondo l’esponente della Fiom, creerebbe più di un problema anche e soprattutto per quanto riguarda il trasporto.