Ieri mattina, intorno alle 11.45, i carabinieri di Velletri hanno ricevuto una chiamata anonima da una cabina telefonica locale che li avvisava della presenza di una bomba all'interno del tribunale di Viterbo. Al telefono una voce maschile ha informato gli uomini dell’arma del comune in provincia di Roma che erano state piazzate delle bombe in ben quattro tribunali: Cassino, Velletri, Latina e Viterbo.

Immediata la risposta dei carabinieri delle zone che si sono subito mobilitati raggiungendo le sedi dei tribunali chiamati in causa. In particolare il maggiore Silvio De Luca ha predisposto il controllo dell’area non solo del Palazzo di Giustizia, ma anche della zona antistante supportata da diverse pattuglie. I carabinieri hanno ispezionato il perimetro esterno e i locali interni e si sono trattenuti nell’area fino alle 15 circa.

Le operazioni di verifica si sono svolte in maniera discreta per evitare inutili allarmismi. Dopo un attento controllo dell’edificio della città martire gli agenti hanno constatato che si trattava di un falso allarme bomba, non trovando alcun ordigno o altro di sospetto all’interno della struttura. Per questi motivi non c'è stata la necessità di avvisare gli artificieri e il tribunale non è stato evacuato. Si pensa ad uno scherzo di cattivo gusto.

L’allarme è rientrato, ma in questo clima di paura e dove purtroppo sono sempre più frequenti attacchi terroristici, la chiamata nella tarda mattinata di ieri ha destato l’attenzione immediata dell’Arma.