Tutto pronto per la Cavendish Road: in 500 si preparavano allo âstoricoâcammino quando è stato tutto sospeso. Il motivo? Da oggi, spiegano dallâassociazione, per percorrere la Cavendish Road, si paga un dazio. A chiederlo allâAssociazione Cassino città per la Pace, che per il quarto anno consecutivo ha organizzato la camminata âAlla riscoperta della Cavendish Roadâ per domenica 25 settembre, è lâaffittuario della strada e di altri beni storici e naturalistici appartenenti allâabbazia di Montecassino. Lo stesso affittuario però nega una simile richiesta e fornisce tuttâaltra ricostruzione.
Lâassociazione indignata
«Non possiamo cambiare lo scopo dellâiniziativa â spiega il Presidente dellâAssociazione Angelo Fardelli â Siamo una Onlus e non ci muoviamo a scopo di lucro. Non possiamo quindi chiedere denaro alle cinquecento persone che anche questâanno si sono iscritte, per pagare lâaccesso a un sentiero che da sempre rappresenta un monumento storico e naturalistico e che grazie alla nostra e ad altre associazioni del territorio, è stato riscoperto, ripulito e riportato alla luce».
Locandine pronte, richiesta di autorizzazione allâAbbazia inviata, evento già ampiamente pubblicizzato sui canali on line, inviti allâAmbasciata Polacca arrivati con tanto di risposta positiva, patrocini gratuiti dal Comune di Cassino, dal Consiglio regionale del Lazio, dalla Camera di Commercio, iscrizioni già effettuate, organizzazione e logistica pronte.«Abbiamo chiesto già cinque euro a persona per il pranzo, un primo un secondo e un contorno con una bottiglietta di acqua più lâassicurazione a persona.
Si tratta di spese vive, reali, materiali. Collaboriamo con altre associazioni storiche e abbiamo ricevuto il contributo materiale di alcune attività commerciali che abbiamo ringraziato sulla locandina. Lâorganizzazione e la logistica sono complesse e necessitano di tanto impegno â spiega Angelo Fardelli â Pagare un pedaggio per arrivare al monumento polacco al quale deporre dei fiori come facciamo da tre anni, ci sembra una richiesta assurda e che non ha ragione di esistere».
Le scuse
LâAssociazione si scusa quindi con tutti i cinquecento iscritti, con lâAmbasciata polacca e con le altre associazioni storiche che anche questâanno erano pronti per percorrere il sentiero immerso nei boschi che dalla località Monacato di Caira arriva fino a Montecassino.
«Ci dispiace tantissimo, ma non possiamo pagare un pedaggio dopo che abbiamo ripulito il sentiero e da tre anni lo abbiamo riportato alla luce e fatto conoscere a tutti, compresi molti cittadini di Cassino che non erano a conoscenza di un monumento di così grande valore storico. Per ora âcongeliamoâla camminata».
Il locatario spiega le sue ragioni
A rispondere per le rime è Daniele Miri, locatario dellâarea in cui ricade lâormai famosa Albaneta. «In qualità di locatari e pertanto responsabili dellâarea, siamo rimasti innanzitutto sorpresi di non essere stati contattati dagli organizzatori dellâevento fino a 6 giorni prima della data. Nessun assenso è stato rilasciato neppure dallâabbazia. Purtroppo questi eventi devono essere accompagnati da idonea documentazione e regolamentazione comunale, oltre allâassenso del responsabile dellâarea e ovviamente un documento di declino di responsabilità . A sei giorni dallâevento nulla di ciò è stato fatto, né tantomeno nessuno si è preoccupato di avvisarci. Pertanto sabato abbiamo di nostra iniziativa contattato lâorganizzatore Fardelli e gli abbiamo comunicato lâimpossibilità di accogliere eventi con un numero notevole di persone, non avendo ancora messo in sicurezza le aree,difatti ad oggi non stiamo organizzando neppure direttamente alcun evento.
Abbiamo comunque sia lasciato il passaggio a turisti e visitatori, proprio perchè il numero limitato di persone rappresenta un pericolo minore e, inoltre, non è sempre a nostra conoscenza. Per chiarezza lâevento proposto è di 700 persone che pagano 5 euro oltre i vari sponsor presenti sulla locandina. Era possibile senza preavviso e giusta documentazione di legge? Inoltre, voglio sottolineare che non abbiamo richiesto alcun pedaggio o dazio. Fra le nostre proposte vista lâinsistenza dellâorganizzatore e anche la nostra volontà di aiutarlo nel problema, abbiamo richiesto di inserire nostro personale a vigilare sui punti critici, ma la risposta è pervenuta in maniera difforme tramite il loro articolo». E una nuova guerra è appena iniziata.