Il 78,1% dei laureati dell’Università di Cassino trova lavoro a tre anni dal conseguimento del titolo di studio. Un ottimo risultato se si considera che fino a pochi anni fa la percentuale degli occupati a 36 mesi dalla discussione della tesi era pari al 65%. Ma dai dati forniti nei giorni scorsi dal Consorzio Almalaurea, emerge anche un altro dato per quel che concerne l’ateneo di Cassino. E cioè, che come quasi tutte le università del centro sud, gli stipendi sono ancora al limite dell’imbarazzante, a dimostrazione - questo - che il territorio non ha ancora superato la crisi economica. Lo stipendio medio dei laureati nell’ateneo cassinate si attesta infatti sui 1.182 euro al mese.

Vanno meglio gli uomini, che si attestano su una media di 1.279 euro, mentre le donne sono ferme a quota 965 euro. Numeri che parlano da soli, per descrivere la fragilità del tessuto economico, ma che sono ancor più gravi se equiparati agli atenei agli estremi della classifica: Cassino è lontanissima dal Politecnico di Torino dove i laureati a tre anni del conseguimento del titolo sono il 95,6% e il loro stipendio si attesta sui 1.564 euro. Viceversa non è lontanissimo da Napoli (ateneo L’Orientale), maglia nera della graduatoria con appena il 68% di occupati e uno stipendio medio di 977 euro al mese.

La magra consolazione è che tra i piccoli atenei (quelli al di sotto dei 10.000 iscritti), ad eccezione di Camerino, Piemonte Orientale e Teramo, Cassino fa meglio dei competitors. Come collocazione geografica invece l’Unicas soffre: tutti gli altri atenei del centro Italia - ovvero Roma Tre, Siena, Perugia, Pisa, Roma Foro Italico, Perugia stranieri, Tuscia, Firenze, Roma Tor Vergata, Roma Campus bio medico Lumsa - si attestano a una percentuale di occupazione superiore all’80% e a stipendi di circa 1.300 euro. Peggio - ad eccezione di Salerno, Bari, Catania e Cagliari - fanno circa 20 atenei, tutti del Sud. Quelli del Nord sono irraggiungibili: il “peggiore” è Pavia con l’87,4% di occupati e uno stipendio pari a circa 1.400 euro al mese.