Sulle orme di San Benedetto. In cammino per ammirare la terra ciociara, scelta dal patrono d’Europa per “costruire” il monachesimo e ricostruire la chiesa in piena epoca di invasioni barbariche. Un po’ come oggi, dispersi nel labirinto delle parole e incapaci di valorizzare i “tesori” preziosi dentro casa. Ecco allora che scende in pista la Camera di Commercio per un progetto unico e straordinario per l’intera provincia.

Erano tantissimi, ieri mattina alle 10, davanti la porta Pax del monastero per partecipare all’iniziativa della Camera di Commercio “La terra dei cammini - Da Montecassino e Rieti fino a Roma sulle orme di San Benedetto e San Francesco” che ha registrato 300 iscritti totali. Uomini e donne, ragazzi e anziani mossi dalla passione per la “bellezza”, quella che si potrà ammirare lungo il percorso scelto e quella che si vuole valorizzare con questa iniziativa alla sua seconda edizione. Bellezza che sgorga da ogni pietra del sacro monte, da ogni viottolo del percorso, da ogni angolo della “passeggiata”che il 3 agosto porterà tutti a varcare la “casa di Pietro” a Roma.

Un percorso a ritroso: dalla fine all’inizio. Benedetto da Roma approdò a Montecassino, i pellegrini invece hanno mosso i loro passi dal millenario cenobio per arrivare nella capitale della cristianità. E ieri intorno a Marcello Pigliacelli, presidente della Camera di Commercio, c’erano tutti per abbracciare una sfida comune. Guido D’Amico presidente ConfimpreseItalia ha definito “magnifica” l’iniziativa, “con tanti partecipanti che arrivano anche da fuori regione, capace di valorizzare il territorio e premiare gli sforzi fatti da tutte le istituzioni, prima fra tutte la Camera di Commercio”.

Entusiasta il rettore Giovanni Betta: “È una giornata importante perché conoscere il territorio, camminando, è l’unico modo per assaporare veramente le sue caratteristiche in un’epoca in cui si corre”.

Di lodevole iniziativa messa in campo da Pigliacelli ha parlato il consigliere regionale Marino Fardelli: “Tende a valorizzare la provincia sul tema dei cammini, non solo dal punto di vista religioso ma anche attraverso la valorizzazione dei sentieri della memoria bellica per i quali c’è la mia proposta di legge regionale presentata già a gennaio”.

Francesco Mosillo, vice presidente del Cosilam ha parlato di “una grande iniziativa che unisce tutto il territorio regionale consentendo di prendere parte a un cammino di fede, oltre che ad ammirare alcune delle più grandi bellezze di questa splendida regione Lazio. Una iniziativa che deve essere supportata per renderla sempre più prestigiosa e importante. Il Cosilam è pronto a fare la propria parte”.

Presente anche l’amministrazione comunale con l’assessore alla cultura Nora Noury mentre don Luigi Di Bossolo ha presieduto il momento di preghiera e ha benedetto i pellegrini augurando loro “che il cammino possa essere segno di pace”.

Su tutti, lui, il presidente che tanto sta valorizzando i “cammini”, Marcello Pigliacelli: “La nostra è una terra bellissima, però, poco conosciuta. La sfida è farci conoscere perché ogni volta che i turisti visitano la Ciociaria, rimangono ammaliati. E dirò di più: l’obiettivo è quello di creare un “prodotto”, quello dei cammini della Ciociaria. La sfida è far vedere quanto è bello stare in Ciociaria per arte, fede, natura e buon cibo. Per troppi anni questa è stata vista solo come una terra industriale, ma non è così. Ora cerchiamo di farla crescere”.

Un evento a cui, oltre alla Camera di Commercio di Frosinone, contribuiscono il sistema camerale del Lazio, la Regione Lazio, la Fidal, il Cai, lo Slow food, l’associazione europea delle vie Francigene.

Un viaggio di nove giorni a piedi, in bicicletta o a cavallo che rientra nell’ambito della “Ciociaria vi aspetta”. E se ieri si è tagliato il nasco della partenza il 3 agosto ci sarà l’ultima tappa. A Roma in piazza San Pietro, stanchi ma felici. E pronti a partecipare all’udienza del Santo Padre.