L'acqua non è potabile. Dunque, vietato bere dai fontanili pubblici e dalle utenze private.

Lapidaria l'ordinanza del Comune di Sant'Elia che, da diverse ore, ha gettato nello sconforto la cittadinanza. Il sindaco spiega sinteticamente i motivi. Parla di una nota della Asl in cui viene ravvisata l'assenza di cloro nell'acqua e ordina il divieto di utilizzare, ai fini suddetti, la preziosa risorsa idrica in tutti i luoghi pubblici del territorio comunale fino a nuova disposizione. Ordina anche che la nota abbia la massima diffusione possibile e venga affissa ovunque al fine di informare tutta la cittadinanza, evitando che i santeliani possano inavvertitamente bere l'acqua non potabile.

Dal canto suo l'Acea scende subito in campo. Nell'attesa di ripetere le analisi, per verificare con tutti gli enti competenti l'effettiva portata del fenomeno e le eventuali cause che l'hanno determinato, la società ha attivato, per alleviare i disagi dei cittadini, in accordo con il Comune di Sant’Elia Fiumerapido, il servizio sostitutivo di distribuzione di acqua potabile tramite stazionamento di autobotte in Via IV Novembre (all’altezza della casa dell’emigrante). 

Inevitabili i disagi per i cittadini e per le attività commerciali che, da un momento all'altro, hanno avuto notizia della non potabilità dell'acqua. E anche in questo caso sono i social a raccontare l'emergenza di queste ore.