Riconsegna dellâacquedotto comunale ad Acea. I tempi sono scaduti. Un atto ineludibile, quanto doloroso. Ma Carlo Maria ha chiesto al prefetto Emilia Zarrilli una proroga, e ieri le rassicurazioni sono arrivate. Almeno sulla concessione dei tempi supplementari. Al neo sindaco bastava questo. Per ora. Soprattutto al cospetto dei cittadini che si aspettano da lui il massimo impegno.
Ora puoi almeno tirare un sospiro di sollievo? «Direi di sì. à importante avere il tempo necessario per studiare le carte sia dal punto di vista tecnico che giuridico legale». Solo così, dice DâAlessandro, potrà mettercela tutta per evitare il peggio.
La ricostruzione
Tutto è iniziato in mattinata. Il neo sindaco ha avuto un incontro con il Prefetto. E il tema bollente è stato proprio quello dellâacqua. «Lâincontro - ha spiegato - si è reso necessario dal momento che il tribunale amministrativo della Regione Lazio sulla questione Acea aveva condannato il Comune di Cassino a riconsegnare lâacquedotto comunale entro trenta giorni dalla sentenza e in difetto aveva nominato un commissario ad acta, nella persona del Prefetto di Frosinone».
Visto e considerato che la scadenza dei trenta giorni è coincisa con il suo insediamento, dopo la proclamazione avvenuta il 20 giugno alle 17.25, ha chiesto al Prefetto, «pur nel rispetto del ruolo ad essa attribuito una breve proroga al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie e prendere visione della documentazione relativa a questa vicenda. Lo scopo - ha spiegato ancora - è quello di avere un quadro più dettagliato della situazione relativa alla gestione dellâacquedotto comunale e mettere così in campo tutte le dovute azioni in grado di scongiurare il passaggio degli impianti in mano al gestore privato. Non abbiamo certo intenzione di creare un ostacolo allâattività del nominato commissario, ma abbiamo lâobbligo di assumere le iniziative più opportune per la tutela dei cittadini. Il Prefetto ha accettato questa mia richiesta ed ha garantito che lavorerà sin da subito in tal senso».
Attacchi a Peppino
Ma, inevitabilmente, il pensiero di Carlo Maria va a qualche giorno fa. Quando il sindaco uscente Petrarcone fece passare la lettera dellâAto con la quale si annunciata lâesame della mozione Donatelli come una vittoria. Almeno a metà . Quanto meno un atto che avrebbe che avrebbe fatto guadagnare tempo. «E, invece no! Direi che si è perso tempo». Quindi ora la situazione è drammatica? «Mi è stata lasciata una situazione diversa da quella annunciata in campagna elettorale. Devo prenderne atto con rammarico. Ma ce la metterò tutta».
Sul tavolo, ieri, anche tante altre problematiche, sicurezza in primis ma anche integrazione e rapporti con enti e istituzioni. E con realtà ecclesiastiche, come Montecassino, un poâ âsnobbataâ dalla precedente amministrazione. Ma davvero la sicurezza è stata lâargomento forte del vertice di ieri mattina. Soprattutto per la necessità di «tenere sotto controllo lâintero territorio». E per farlo serve la cooperazione con gli altri enti e le forze dellâordine. E su questo fronte, come sugli altri, la sintonia è stata massima.