Il rosario sempre in tasca, un volto illuminato dal sorriso e una smisurata voglia di vivere e di fare. Una vita non sempre semplice ma vissuta intensamente quella della nonnina di Castrocielo, Rosa Fordellone, che ieri nella sua casa nel centro storico in località “Arenela”, ha soffiato sulle sue 107 candeline da record. «Sto facendo onore a Castrocielo», le parole dette con orgoglio da nonna Rosa nell’accogliere il parroco don Natalino Manna e il sindaco Filippo Materiale che gli hanno portato gli auguri e l’abbraccio di tutta la comunità castrocielese per aver raggiunto un così ambizioso traguardo.

Alla nonnina è stata consegnata un’onorificenza, da parete del sindaco, e la statuina di un angelo custode, da parte del parroco che Rosa ha messo accanto alla statuina della Madonna dell’Immacolata che aveva ricevuto lo scorso anno. Occhi vispi e la gioia di una ragazzina di soli 7 anni più 100.

Nonna Rosa è nata nel monacato di Villa Eucheria il 14 maggio del 1909, da Gerardo e da Adamo Lucia, quando il paese si chiamava ancora Palazzolo di Castrocielo. Componente di una povera famiglia di contadini che aveva otto figli, a 29 anni - era il 1938 - si trasferì in Francia in cerca di lavoro con la famiglia. Diversi sono stati gli anni vissuti a Lione dove ha lavorato per una fabbrica tessile. Ma Castrocielo è sempre stata nel suo cuore.

«Sono voluta tornare nel mio paese. Negli anni francesi a Lione non ho mai dimenticato l’italiano e soprattutto Castrocielo», ha raccontato nonna Rosa che vive da anni in una casa del centro storico del paese, amorevolmente accudita dal nipote Ermanno e da una badante. Nella sua lunga vita ne ha viste tante: le due Guerre mondiali, la fatica e gli stenti della fame di un popolo che ripartiva dopo le difficoltà e il lavoro lontana da casa. Eventi che non le hanno mai tolto il sorriso e la voglia di andare avanti. E ancora oggi non si da per “vinta”, ha un’immensa gioia di vivere.

Con il rosario sempre in tasca prega tre volte al giorno, per sé e i suoi cari, ed ha ancora tanti impegni: ci tiene che l’orto venga curato e che tutto in casa sia in ordine. Questi, insieme alla semplicità, sono alcuni dei segreti del suo elisir di lunga vita. Contenta per gli auguri ricevuti, Rosa ha scherzato e intrattenuto un piacevole scambio di battute con i presenti: non sono mancate battute di spirito e nostalgiche rievocazione di fatti del tempo passato. Eventi ricordati con dovizia di particolari e con lucidità. Sorprende, infatti, a tale veneranda età la lucidità e l’intelligenza ancora vive nella ultracentenaria.