Un nodo difficile da sciogliere. Legato a doppio filo a più partite. Forse troppe. Per questo, con molta probabilità, alla fine il simbolo del Pd non verrà assegnato e cambieranno nuovamente tutti gli equilibri. Nella riunione di ieri che si è svolta nel capoluogo circa le amministrative si è deciso che sarà l’assemblea degli iscritti a decidere cosa fare.

La direzione pro vinciale del partito si è aggiornata a venerdì per stabilire la data: con molta probabilità l’assise con i 316 iscritti si terrà la prossima settimana. Ben 188 di loro hanno già sottoscritto un documento a favore della candidatura di Petrarcone. Ma rappresentano il 65% del totale. Il regolamento nazionale specifica che serve almeno il 70%, perchè se il 30% del partito chiede le primarie, il segretario provinciale non può sottrarsi. E il 35% degli iscritti Pd (quelli che fanno capo a Mosillo e Fardelli) potrebbero richiedere il ricorso alle consultazioni: in ogni caso non approvano la decisione di dare il simbolo a Petrarcone per fare con il sindaco la lista del Pd.

Se tale scenario emergerà anche durante l’assemblea degli iscritti, e non solo dalle firme presentate, al segretario provinciale non resterà che prenderne atto e non assegnare il simbolo a nessuno dei tre. Anche e soprattutto per non creare ulteriori divisioni al momento del ballottaggio. Non è però escluso che da quì alla prossima settimana che ci sarà l’assemblea il quadro possa essere mutato, con soli due candidati del centrosinistra in campo. Marino Fardelli sta infatti dialogando sia con Petrarcone che con Mosillo e nelle ultime ore sembra sia intervenuto anche il presidente Zingaretti per far sì che a Cassino si ritrovi un minimo di unità. Si annunciano ore decisive