A partire da martedì 29 marzo, ovvero subito dopo la pausa per le vacanze pasquali, lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, lavorerà su un unico turno all'Alfa Giulietta, unica vettura ad oggi in produzione visto che la salita produttiva della Giulia ancora non c'è e non è chiaro quando partirà.

Stando a questa comunicazione fatta oggi dall'azienda alle Rsa di stabilimento, tutto fa pensare che così come ha detto Marchionne nel corso dell'ultimo vertice a Torino con i sindacati, la salita produttiva della Giulia parta proprio dal 29 marzo o nei giorni subito successivo, in modo tale che un turno lavorerà sulla Giulia e un altro sulla Giulietta.

Questa comunicazione però ancora non c'è e comunque i sindacati fanno notare che le due cose non vanno di pari passo in quanto gli operai che lavorano alla Giulietta non lavorano alla Giulia. E viceversa. Ma in attesa che la berlina del Biscione inizi a mordere le strade, l'unica vettura in produzione a cassino è la Giulietta, della quale si producono circa 600 modelli al giorno, mentre la Giulia è ancora nella fase iniziale (i modelli prodotti non vanno oltre i dieci).

I sindacati, e in particolare la Fiom, con Donato Gatti spiegano che con questa operazione aumenterà solamente la cassa integrazione: "Ad oggi - spiega il segretario dei metalmeccanici della Cgil - si producono circa 600 modelli al giorno. Con un solo turno la produzione scenderà a 300 modelli. Questo significa una sola cosa: che aumenterà la cassa integrazione e che quindi l'8 maggio, quando scadrà la cassa integrazione straordinaria c'è il rischio che si riparta con la cassa integrazione ordinaria o con i contratti di solidarietà in quanto la Giulia, da sola, non riuscirà a saturare lo stabilimento e a permettere il rientro in fabbrica di tutti gli operai".