Un brutto risveglio per la città di Cassino. Una notizia che si è rincorsa di bar in bar,di bocca in bocca, nessuno ci credeva. Marco Di Gruso, un giovane imprenditore di Cassino, conosciuto da tutti, solare, divertente e dal sorriso splendente si è tolto la vita. A trovare il corpo di questo bel ragazzo moro un operaio.

Marco era nel magazzino della sua attività commerciale in via Virgilio, l’uomo è entrato come ogni giorno per iniziare a lavorare e ha fatto la macabra scoperta. Ha contattato immediatamente il padre del giovane che era già in arrivo al negozio in compagnia del cognato pronto a iniziare la giornata di lavoro.

Incredulità e sgomento, questi i sentimenti provati da chi è accorso alle prime ore della mattina davanti al negozio. Sono stati chiamati i sanitari del 118 che giunti sul posto non hanno potuto fare granchè, se non confermare il decesso. A intervenire anche i carabinieri della Compagnia di Cassino. Una vera tragedia, una decisione inspiegabile quella di Marco, figlio adorato, un padre amorevole, un marito innamorato e affettuoso. Sicuramente la crisi economica e commerciale ha avuto ripercussioni anche sulla sua attività, ma chi lo conosceva bene non si riesce a capacitare su questo passo estremo. Si indaga sui possibili motivi che hanno spinto un ragazzo di soli 32 anni a lasciare la famiglia e il figlioletto e togliersi la vita.

Un via vai di amici e conoscenti si sono assiepati per tutta la mattina davanti all’attività commerciale gestita dal ragazzo in via Virgilio, la madre Nuccia Malatesta, imprenditrice molto nota nella città martire anche per l’impegno nel mondo politico e amministrativo locale, è stata raggiunta dal cordoglio di centinaia di persone. Il padre, imprenditore affermato in città, è rimasto attonito per il gran dolore. Ma la moglie di Marco sarà, insieme al figlioletto di appena quattro anni, la più grande vittima di questa tragedia.

Ora che non c’è più il suo Marco la vita non sarà più la stessa e a questo profondo dolore non si potrà mai far fronte con parole e abbracci. Un vuoto incolmabile, lacerante come il grande amore provato da quel bel ragazzo moro per la sua bellissima compagna e il suo piccolo bimbo dal sorriso furbetto, proprio come quello del papà. Marco stava lavorando in questi giorni, con i suoi operai, con il padre e lo zio portava avanti preventivi e progetti, ma forse aveva dei pensieri che lo turbavano e forse sono stati proprio quelli a portarlo al gesto estremo. Sul corpo di Marco sarà effettuato un esame esterno del medico legale prima di consegnare la salma alla famiglia per i funerali.