Sull'acqua il consiglio comunale ritrova l'unità. All'unanimità dei presenti (22 su 25 ce ne contempla l'assise civica) mercoledì sera il consiglio ha votato le tre mozioni presentate dalla maggioranza e dall'opposizione che avevano un unico comun denominatore: rescissione del contratto con il gestore del servizio privato dell'acqua.

"In questi anni Cassino - ha spiegato il sindaco Petrarcone - è sempre stata in prima linea nella difesa del proprio acquedotto comunale. Se oggi abbiamo la Legge regionale 5/2014 in materia di ripubblicizzazione dell’acqua lo si deve anche a Cassino che, anche in questo caso, è stato l’unico Comune dell’intera provincia ad aver approvato la proposta di legge regionale in Consiglio Comunale, rendendo di fatto possibile la trasformazione della stessa in legge".

Più volte il primo cittadini ha ribadito, in sede di conferenza dei sindaci, quella che è la volontà politica espressa dalla città e dal Consiglio Comunale di Cassino: difendere senza se e senza ma l’acquedotto comunale e giungere alla risoluzione del contratto con il gestore privato. Proprio per questo nella seduta di mercoledì sera in Assise sono stati discussi tutti gli aspetti relativi alla questione fino ad arrivare ad una soluzione condivisa da sottoporre ora agli organi competenti nella convinzione che la risoluzione del contratto è una strada che va percorsa tutti insieme.

Ora spetta al sindaco e la giunta dare atto alle delibere approvate dal Consiglio: per una volta maggioranza e minoranza consiliare ed extraconsiliare si ritrovano uniti. Probablimente l'ultima, vista che la campagna elettorale ha già infuocato gli animi.