Un brindisi dop: il peperone di Pontecorvo diventa un liquore. E l'idea sta già spopolando. Piace anche all'amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio all'innovativo progetto. 

Il peperone dop di Pontecorvo è il prodotto per eccellenza della città fluviale. Le sue proprietà sono riconosciute in importanti studi scientifici, i modi per assaporarne il gusto unico e prelibato racchiusi in ricette tipiche della tradizione gastronomica. Ma nelle ultime settimane è comparso sui tavoli di molti cittadini pontecorvesi un prodotto unico nel suo genere: il liquore al peperone dop di Pontecorvo.

Dall'eclettico Claudio Natoni è nata l’idea di far diventare alcolico il re degli ortaggi. E proprio da una sua idea è nato il "PeperDop Liquore". Un prodotto che ha un articolato e complesso processo di lavorazione che può essere effettuato solo a mano. 

"I peperoni rigorosamente dop sono raccolti a mano tra luglio e novembre, portati in fabbrica, lavati, asciugati e immediatamente avviati al taglio a listelli sottili – spiegano - Il processo viene realizzato a mano in quanto nessuna macchina è in grado di svolgere una funzione così accurata. I listelli di peperoni vengono quindi immersi in serbatoi di acciaio inox contenenti alcool puro e altri aromi naturali, privi di colorante per consentire la cessione aromatica, ovvero, la macerazione. Dopo il processo di macerazione i listelli di peperoni vengono rimossi, torchiati ed eliminati dal ciclo produttivo. La soluzione alcolica così ottenuta viene filtrata, aggiungendo lo sciroppo costituito da acqua oligominerale, zucchero e aromi naturali, e quindi avviata al riempimento delle bottiglie precedentemente sterilizzate".
Intanto proprio sul peperone il consorzio per la tutela sta portando avanti un articolato lavoro teso a incrementare la produzione del peperone che, come più volte evidenziato, è notevolmente inferiore rispetto alla richiesta di mercato.