Centro trasfusionale del Santa Scolastica ridotto all'osso. Tanto che sabato non è stato possibile neppure raccogliere il sangue di una ventina di donatori "rispediti" a casa. Ed è montata la polemica.

Che il futuro del centro trasfusionale dell'ospedale di Cassino non fosse roseo l'avevano fatto intuire già le parole della Ugl Sanità che già in estate aveva posto l'accento sul futuro dell'emoteca e sulle ricadute che un funzionamento a singhiozzo avrebbe comportato per i pazienti. Parole che oggi sembrano profetiche. Nessuno avrebbe immaginato, però, che per l'assenza di medici la situazione sarebbe precipitata tanto da far tornare a casa anche i volontari. Ed è arrivata la denuncia dell'Avis.

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