Si è aperta la settimana del Lazio Pride. Ma non si sono chiuse le polemiche. Dopo il nodo percorso, sciolto con l'opzione del passaggio in via Aldo Moro, infatti, l'attenzione si è spostata sul patrocinio alla manifestazione. «L'evento culturale e ludico del Lazio Pride per il quale era stato chiesto il patrocinio del Comune di Frosinone -ha dichiarato nei giorni scorsi l'assessore al commercio e vicesindaco Antonio Scaccia- aveva ricevuto il supporto dell'amministrazione comunale per la soluzione di via Adige, meno impattante, sotto il punto di vista della circolazione stradale e del commercio. Se i vertici della questura, pur con la nostra contrarietà, hanno deciso per via Aldo Moro, allora il Comune non può far altro che dire obbedisco».

Sul tema è intervenuto, dai banchi dell'opposizione, Norberto Venturi, consigliere in quota Pd. «Invito l'amministrazione, nella persona del sindaco Nicola Ottaviani, a concedere il patrocinio al Lazio Pride. Sarebbe un segnale di tolleranza e distensione verso una manifestazione che, innanzitutto, sottolinea e tutela dei diritti. Una manifestazione che fa parte di una serie di iniziative che si svolgono ogni anno in occasione della Giornata dell'orgoglio lgbt nei giorni precedenti o successivi alla data del 28 giugno, che commemora la rivolta di Stonewall di New York del1969, data simbolica di inizio del movimento di liberazione omosessuale». Venturi afferma che «non mi hanno appassionato le polemiche sul percorso e mi appassionano ancora meno le disquisizioni che sento a proposito di una lettura politica dell'evento. Il Lazio Pride è anche una giornata di festa e la parata va inquadrata in tale contesto. Il capoluogo ospita l'evento e sarebbe perlomeno singolare che il Comune non concedesse il patrocinio. Lasciamo la politica fuori da tutto questo e dimostriamo che in piazza si va per affermare dei diritti o anche per rispettarli. Perché, oltre a orgoglio e tolleranza, c'è un'altra parola che va tenuta a mente: rispetto».

In vista dell'evento, intanto, proseguono le adesioni e le dichiarazioni di sostegno. Come quella della federazione provinciale del Partito Democratico che «di concerto con le tante associazioni e privati aderenti intende promuovere il riconoscimento dei diritti della comunità lgbt+ al fine di ottenere la piena uguaglianza dei diritti per tutti. Con la manifestazione di sabato intendiamo dimostrare che la Ciociaria è portatrice dei valori fondanti della nostra carta costituzionale». E, ancora, «in un periodo storico in cui crescono omofobia e disinformazione avere la possibilità di realizzare una manifestazione pacifica, dopo giornate di fermento culturale e sociale, ci inorgoglisce: siamo sicuri che quella di sabato sarà una bella giornata di festa».

Il programma
In attesa della manifestazione, prevista sabato con avvio alle alle 15.30 da piazzale Salvo D'Acquisto, il comitato organizzatore, insieme a realtà locali e nazionali, ha inaugurato la "Pride week" con eventi e tematiche previste in ogni giorno della settimana. Nell'ambito di questi appuntamenti dal Lazio Pride sottolineano che giovedì saranno presentate le leggi regionali contro l'omo transfobia insieme ai consiglieri regionali Sara Battisti, Marta Leonori (Pd), Loreto Marcelli e Gaia Pernarella (M5S). L'evento (ore 18 a Terra Madrea in viale America) vedrà l'intervento dei portavoce del Lazio Pride Fabrizio Marrazzo, Anna Claudia Petrillo e Richard Bourelly che presenteranno ufficialmente la manifestazione. Ieri il primo appuntamento al cinema teatro Arci con "Ogni storia una rivolta: il nostro Pride". Proiezione del film "Pride". Oggi (18.30, Chocolart in via Tiburtina) appuntamento con "Corpi (R)esistenti. Dall'emergenza farmaci alla piena autodeterminazione"(te matica "trans"). Domani, invece, alle 19 (Betto, piazza Valchera) spazio a "The L World. Aperitivo e mostra fotografica"(tematica "le sbica"). Giovedì, come detto, l'evento di lancio, mentre venerdì al Grid (Corso della Repubblica) alle 18(tematica Hiv)con "Ho imparato a vedere con occhi diversi".