Le strade, spesso, sono un incubo per gli automobilisti. Buche, se non autentiche voragini, rattoppi spesso malriusciti che richiedono nuovi interventi e poi ancora nuove rotture dovute ad interventi sui sottosistemi da parte delle varie società di servizi e altre riparazioni. Insomma, l'asfalto più che essere una tavola da biliardo è un percorso minato con gli automobilisti costretti a fare lo slalom per evitare di finire dentro le buche.

Non a caso il 20% delle famiglie secondo uno studio condotto da Openpolis esprime un giudizio negativo sulle condizioni delle strade del territorio in cui vive. Percentuale che sale soprattutto in Lazio, Umbria e Puglia dove si registrano le lamentele maggiori, mentre, al contrario, in Trentino, Valle d'Aosta e Friuli gli automobilisti hanno poco da lamentarsi.
«Condizioni stradali insoddisfacenti possono essere determinate da diversi fattori -si legge nello studio di Openpolis che si è avvalsa di dati Istat- Nel nostro paese, la tendenza a usare maggiormente mezzi propri rispetto a mezzi pubblici per spostarsi, fa sì che ci siano più veicoli in circolazione. Questo può causare una maggiore usura delle strade, oltre che problemi di traffico, parcheggi e altri ostacoli alla mobilità, in particolar modo nelle città». Da qui la necessità per gli enti proprietari delle strade di intervenire per migliorare le condizioni di viabilità.

Ma non sempre, nelle casse della pubblica amministrazione ci sono i fondi necessari per garantire l'ordinaria manutenzione. «Nella maggior parte dei casi -osserva Openpoli-s le regioni svolgono per lo più un ruolo di programmazione e coordinamento per la rete di strade e autostrade di interesse regionale. Province e comuni, invece, si occupano di gestire rispettivamente strade provinciali e comunali, in coerenza con la programmazione regionale».

Ma quanto spendono i nostri comuni per la viabilità stradale? Openpolis, consultando i bilanci del 2017, ha provato a dare una risposta. Ha stilato così una classifica che risente, inevitabilmente, del numero dei residenti e anche della superficie e del numero di strade sulle quali intervenire. Nel Lazio il Comune che spende di più in rapporto ai residenti è Marcetelli (con una spesa pro capite di 2.193 euro) davanti a Varco Sabino (952) e Concerviano (901). Sono tutti e tre in provincia di Rieti. In provincia di Frosinone al top c'è Viticuso, settimo nel Lazio con 445 euro, e 365esimo in Italia. A seguire, nelle prime dieci posizioni del Lazio, Falvaterra e Filettino. Le città più grandi sono indietro: Fiuggi (102 euro) è settantunesima, Frosinone (73 euro) in posizione numero 133, Pontecorvo alla 142, Sora alla 147, Cassino alla 183 e Veroli alla 199. Quindi Anagni alla 204 e Ferentino alla 212, Alatri alla 226, Monte San Giovanni alla 263 e Ceccano alla 265.