Ultimi scampoli di partita per i pagamenti della mobilità in deroga per i disoccupati nelle aree di crisi complesse di Frosinone e Rieti. Tempi supplementari in vista per l'accordo sulla proroga 2019/2020. Gara tutta da giocare, invece, quella riguardante le politiche attive con una possibile ricollocazione della platea, 1.600 persone circa di cui la maggioranza in Ciociaria, che resta un miraggio.

Sulla prima partita, quella giocata per i pagamenti 2018, entro metà marzo dovrebbero essere evase le domande relative alla seconda e alla terza finestra: 680 persone circa. Successivamente si passerà alla liquidazione dei percettori della quarta finestra (300 circa). In tal senso, il 14 febbraio, erano arrivate rassicurazioni da parte dell'Inps Lazio.

Sul punto, l'assessorato al lavoro della Regione Lazio fa sapere che «ha inviato all'Inps l'ultima tranche di pratiche relative alle mobilità in deroga delle aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone. Con quest'ultimo passaggio sono in totale 1.600 i lavoratori che sono rimasti esclusi dal mondo del lavoro e che grazie alla mobilità in deroga possono beneficiare di un'assistenza al reddito».

«Abbiamo fatto la nostra parte - ha sottolineato l'assessore al lavoro e nuovi diritti Claudio Di Berardino - nel rispetto degli accordi che ci eravamo presi con i sindacati e con i lavoratori. Ci auguriamo ora che le pratiche possano essere liquidate in tempi veloci. Le nuove domande da parte dei lavoratori le torneremo a trattare appena saranno ripartite nuove risorse da parte del ministero del lavoro».

Da qui la seconda partita. Quella per la proroga 2019/2020. Per le aree di crisi sono stati stanziati complessivamente 117 milioni di euro. La Regione Lazio ne ha chiesti, per coprire l'annualità, 35. Una volta ripartite le risorse, salvo sorprese, si potrà procedere con l'accordo tramite un incontro tra organizzazioni sindacali e Regione Lazio.

Sul punto da Vertenza Frusinate, comitato composto dagli ex lavoratori percettori dell'ammortizzatore sociale, chiedono un'accelerazione e una schiarita. Così come ha sottolineato Gino Rossi, uno dei portavoce. Dal comitato Vertenza Frusinate, inoltre, chiedono con forza il lavoro. Alcuni percorsi, in tal senso, potrebbero essere possibili. Come ad esempio bonus occupazionali o percorsi specifici per lsu. O, ancora, progetti per over 60.

«Lamentiamo - ha spiegato Gino Rossi - una mancanza di risposte da parte dei nostri rappresentanti politici su questo tema. Vorremmo che fosse attivato un tavolo per il lavoro con gli attori protagonisti».

Una platea che, in diversi casi, percepisce l'ammortizzatore sociale da 15 anni. Dal comitato Vertenza Frusinate continuano a chiedere lavoro. Inevitabile dopo anni di sussidio.