La vocazione turistica della cittadina termale, un patrimonio immateriale questo che ha la necessità di essere continuamente aggiornato e messo in rete in un più ampio sistema di connessioni nazionali ed europee.
Di questo se ne è parlato nei giorni scorsi in un convegno organizzato dall'istituto comprensivo di Fiuggi-Acuto. Presentato infatti il progetto "SAFE – Spa Areas for Europe" in collaborazione con altri due istituti europei ubicati presso importanti città termali: l'istituto "Ivan Vazov" di Varshets in Bulgaria e l'istituto comprensivo "Dr. Antonio Granjo" di Chaves in Portogallo. L'istituto fiuggino ha aderito al programma europeo "Erasmus plus", che permetterà in questo anno scolastico, e nel prossimo, scambi di studenti ed insegnanti nelle tre strutture.
Ma la cosa ancor più interessante è che la presentazione del progetto è stata l'occasione per una mattinata di approfondimento sul tema turismo, che ha visto la partecipazione di molti ospiti qualificati. In rappresentanza di Federturismo era presente Ada Rosa Balzan, che bene ha spiegato quanto oggi la sua organizzazione stia avorando per sostenere il cosiddetto "turismo sostenibile", cioè forme di sviluppo che tengano conto e contengano l'impatto ambientale delle attività a questo settore direttamente legate. In linea con questa idea anche l'intervento dell'ingegnere Giuseppe Magro. Riuscire a certificare un territorio come sostenibile diviene oggi un'occasione concreta per renderlo più appetibile a livello turistico. Intorno alla sostenibilità è possibile creare e sviluppare una narrazione che offra ai turisti esperienze ed emozioni uniche ed irripetibili in condizioni diverse.
Significa "brandizzare" un territorio, una città, una comunità: oggi l'indotto economico del turismo segue questa direzione e lì sta orientando flussi e risorse. Diviene fondamentale dunque non restare indietro.Ennio Severa