Circa cento disoccupati hanno preso parte all'assemblea che si è svolta all'interno di palazzo Jacobucci, sede dell'amministrazione provinciale. I percettori della mobilità in deroga ricadenti nell'area di crisi complessa (1.600 tra Frosinone, Rieti e Colleferro) hanno chiesto informazioni sulla situazione vigente dopo che, nelle battute conclusive del 2018, la situazione per i pagamenti pregressi si era sbloccata. Nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro con l'assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino.

Si va verso il pagamento del 2018 per quel che concerne la seconda e la terza finestra (630+98 domande), mentre nella prossima settimana dovrebbe sbloccarsi quello relativo alla quarta (novembre-dicembre). Ma la questione, oltre che sui pregressi, verte anche sul possibile nuovo accordo per la mobilità in deroga 2019/2020 e sul percorso migliore per il reinserimento nel mondo del lavoro dei disoccupati. Sul primo punto si attende la ripartizione dei 117 milioni di euro stanziati dal governo per le aree di crisi complesse italiane. La Regione Lazio ha chiesto, per coprire il 2019/2020, 35 milioni di euro. Una volta ripartite le risorse fanno sapere dai sindacati si potrà procedere con l'accordo tramite un incontro alla Pisana.

E anche per il secondo punto, quello riguardante le politiche attive, la partita è aperta. Dal comitato Vertenza Frusinate, promotore dell'assemblea di ieri, chiedono con forza il lavoro. Alcuni percorsi, a livello regionale, potrebbero essere possibili. Come ad esempio bonus occupazionali o percorsi specifici per lsu. All'assemblea di ieri hanno preso parte le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Ugl rispettivamente con gli esponenti Dario D'Arcangelis, Stefano Tomaselli ed Enzo Valente.