La domenica ecologica non basta. Contro le polveri sottili il blocco del traffico dell'altro ieri non solo non ha sortito gli effetti sperati, di abbassamento dei valori del pm10, ma, addirittura, l'inquinamento è risultato in aumento. Complice forse una giornata poco piovosa, la centralina Arpa di via Puccini ha registrato 133 microgrammi per metro cubo, quasi tre volte il valore limite, imposto per legge a 50. Il giorno prima, peraltro, il pm10 si era fermato a 53, dopo quattro giorni consecutivi di mancati sforamenti. Sempre il 27 a Ceccano, dove la domenica ecologica inizialmente prevista è stata posticipata, le polveri sottili hanno registrato 117 microgrammi per metro cubo, anche in questo caso in risalita rispetto ai 59 di sabato. Sempre durante la giornata ecologica ha sforato pure la centralina di viale Mazzini con 62, quasi il doppio rispetto ai 32 del giorno prima. Un dato ancor più preoccupante del primo se è vero che la centralina di viale Mazzini si trova in una zona completamente interdetta al traffico, mentre pur essendo quel tratto di via Puccini interdetto al traffico le auto possono comunque avvicinarsi, almeno fino a metà di via Verdi dove c'è la svolta obbligatoria o, dal sottopasso di corso Lazio immettersi poco più avanti nella stessa via Puccini.

Non è tuttavia la prima volta che nel giorno deputato al fermo di tutti i veicoli i valori delle polveri sottili non solo non diminuiscono, ma aumentano. Questo a dimostrazione che, sulla produzione delle sostanze inquinanti, incidono anche altri fattori tra i quali il meteo e la conformazione della valle del Sacco dove tranne che in periodi di vento forte la ventilazione è praticamente assente, determinando il ristagno delle polveri sottili. Il 2019 non è iniziato sotto i migliori auspici da questo punto di vista. I 133 microgrammi per metro cubo di domenica sono, infatti, la ventesima giornata oltre i limiti dal 1° gennaio. Una in meno di Ceccano, che è già arrivata a 21 e due in più di Cassino, che è a 18.

Rispetto allo scorso anno la situazione è enormemente peggiorata a Cassino, passata dai 4 sforamenti del 27 gennaio 2018 agli attuali 18 con una crescita del 350%. A Ceccano sette sforamenti in più (con aumento del 50%), a Frosinone due sforamenti in più (con una crescita dell'11%), ma le giornate di polveri sottili oltre i limiti sono aumentate anche a Frosinone alta (da 6 a 10) e Ferentino (da 6 a 9).
Situazione immutata ad Alatri (quattro erano nel 2018 e quattro sono quest'anno), Anagni è ancora a zero, mentre dodici mesi fa era a due.
Finora allo Scalo la giornata peggiore è stata domenica 13 gennaio con 201 microgrammi per metro cubo, un valore record e pericolosamente superiore di quattro volete il limite. Lo stesso giorno, peraltro, Ceccano si è fermata, si fa per dire, a 167. Mentre il giorno dopo Cassino ha fatto registrare 154 (e 129 di pm2,5). Sempre domenica 13 in viale Mazzini il pm10 con 83 ha registrato il valore più alto del 2019