Rottamazione delle cartelle anche per Imu e Tasi. È questa la novità prevista da un emendamento della Lega inserito nel Dl fiscale collegato alla manovra attualmente all'esame della Commissione finanze del Senato. Un provvedimento che potrebbe estendere la definizione agevolata, già confermata nella Legge di bilancio 2019 per i debiti accumulati con il fisco tra il 2000 e il 2017, anche alle imposte comunali relative agli immobili di proprietà.

In particolare la sanatoria promossa dal Carroccio riguarderebbe «le entrate, anche tributarie, dei comuni, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale», notificati negli anni dal 2000 al 2017, dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione. Gli enti locali, si legge ancora nell'emendamento, potrebbero stabilire «entro il termine fissato per la deliberazione del bilancio annuale di previsione, con le forme previste dalla legislazione vigente per l'adozione dei propri atti destinati a disciplinare le entrate stesse, l'esclusione delle sanzioni relative alle predette entrate».

La rottamazione di Imu e Tasi consentirebbe quindi ai comuni di recuperare, almeno in parte, i soldi dovuti dai cittadini. Lo stesso presidente di Anci Antonio Decaro ha manifestato l'esigenza di mettere in sicurezza i bilanci locali anche attraverso il recupero dei «300 milioni di euro che, per errore, nel passaggio Imu-Tasi non furono versati a 1.800 Comuni».