In tempi in cui il dissesto idrogeologico è tornato d'attualità, desta non poche preoccupazioni il dato della provincia di Frosinone. La Ciociaria è dodicesima in Italia tra i territori più a rischio con il 7,4% della popolazione residente che vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (P4 e P3).

Lo dice l'Ispra nel dossier il "Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio". Al primo posto con il 13,3% di persone residenti in tali aree è il Verbano-Cusio-Ossola, seguito da Aosta con il 12,1% e Benevento con il 9,8%. Secondo l'Ispra, 34.070 persone nel Frusinate risiedono in aree a pericolosità molto elevata per le frane. Oltre a queste ce ne sono 2.250 dimoranti in zone a rischio elevato. Nell'elenco figurano 7.084 abitanti in punti a rischio medio. Inoltre in 21.590 fanno i conti con un rischio moderato. La popolazione a rischio, in quanto residente in aree di attenzione, ammonta a circa 80.000.

Nel Lazio il dato di Frosinone è quello più preoccupante considerato che nelle altre province c'è Viterbo con il 4,9%, Rieti con il 2,35, Latina con il 2% e Roma con lo 0,6%.
Al che il consigliere comunale e provinciale Danilo Magliocchetti afferma: «Come è agevole constatare da questi numeri, la situazione in provincia di Frosinone, anche se conosciuta, è veramente da non sottovalutare, particolarmente durante questo periodo dove, a cause delle piogge abbandonati, frane e smottamenti sono praticamente all'ordine del giorno. È necessario quindi un vero e proprio piano Marshall in provincia di Frosinone che affronti, in maniera strutturale e programmata, con adeguata dotazione finanziaria da parte del governo e della Regione, i seri rischi di dissesto idrogeologico del territorio, certificati con dati ufficiali da un ente autorevole come l'Ispra».

Le famiglie che, in Ciociaria, vivono in aree a rischio da elevato a molto elevato, sono il 7,6% del totale, ovvero 14.825. Un dato, a livello nazionale, superato solo da cinque province italiane, ovvero Napoli che ha oltre 37.700 famiglie in questa situazione, Salerno (più di 36.700), Genova (32.000), Avellino, che sfiora le 18.000 e Cosenza, poco sopra le 16.000.
Tornando a Frosinone le famiglie che vivono in area a rischio frana molto elevata sono 13.920, quasi il doppio di quelle che sono a Roma. Un po' più elevata la percentuale degli edifici a rischio in aree P3 e P4 che ammonta all'8,7%. Si tratta di 15.641 edifici, di cui 14.832 in fascia P4. Sono il 5,9% le imprese a rischio e Frosinone è in ottava posizione. In totale sono 2.073, di cui la maggior parte, 1.970 in zona di rischio molto elevata.I beni culturali a rischio sono molto di più: il 27,4%.

Sono 102 i beni culturali presenti in punti a rischio elevato su un totale di 133 che insistono su aree critiche. Lo studio dell'Ispra ha considerato anche la popolazione che vive in aree a pericolosità idraulica. Nel Frusinate appena 2.753 (lo 0,6%) vivono in aree dove il rischio è più elevato, altri 7.612 sono in aree a pericolosità media (l'1,5%) mentre il 4,4% del totale e cioè 21.439 persone risiedono dove il rischio è basso.
Le famiglie che devono fare i conti con i rischi idraulici bassi sono 8.346, il 4,3% del totale, mentre 1.083 (lo 0,6%) sono nell'area più pericolosa e poco meno di tremila in quella media. Gli edifici in aree a rischio basso sono invece 6.409, il 3,6%, mentre poco più di mille sono nella fascia P3. Le imprese sono 2.380 in fascia P1, mentre 226 si trovano nelle zone a rischio elevato.
Quanto ai beni culturali ne sono stati censiti 10 nella fascia a maggior rischio.