La Regione Lazio ha adottato per la stagione venatoria 2018 2019, il documento che "Disciplina dell'esercizio venatorio nell'area di protezione esterna al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale". Ad annunciarlo è l'associazione dei migratoristi per la conservazione dell'ambiente Anuu Lazio (Associazione dei Migratoristi Italiani). Per la stagione venatoria 2018 2019, nell'area di protezione esterna al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale, l'esercizio venatorio è consentito nella forma della caccia controllata.

L'area è suddivisa così: Sottozona A, che, secondo quanto stabilito nel protocollo d'intesa per la salvaguardia dell'orso Marsicano sottoscritto dalla Provincia di Frosinone e dall'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise il 22 dicembre 2005, interessa una superficie complessiva di circa 2.000 ettari, ai confini con il territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise; sottozona B, che interessa tutta la restante superficie. Nella Sottozona A è preclusa ogni forma di esercizio venatorio. La Direzione Regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette metterà a disposizione delle associazioni o dei singoli cittadini che ne facciano richiesta copia di detta cartografia.
Nella Sottozona B, l'esercizio dell'attività venatoria è consentito nella forma della caccia controllata, riservata ai soli cacciatori residenti dei Comuni del versante laziale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e dell'area di protezione esterna, purché iscritti all'Ambito Territoriale di Caccia (ATC) denominato FR1, nel rispetto di un carico venatorio di 1 cacciatore per 40 ettari.
In deroga a quanto previsto la caccia al Cinghiale nell'area di protezione esterna al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, versante laziale Sottozona B, è consentita unicamente nel periodo dal 1 novembre 2018 al 31 gennaio 2019 nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, secondo gli orari indicati nel disciplinare regionale.

L'Organismo di gestione dell'Ambito Territoriale di Caccia (ATC) FR1, provvederà alla gestione dei piani e dei programmi di prelievo e a regolamentare, con il criterio della mobilità giornaliera, il numero dei cacciatori ammissibili, trasmettendo, con almeno due giorni di anticipo, all'Area Decentrata Agricoltura di Frosinone e all'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise l'elenco mensile degli ammessi.
Prima dell'apertura della stagione venatoria l'Ada di Frosinone, definirà, nell'area di protezione esterna al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, le modalità per la rilevazione dei dati e delle informazioni sulla popolazione di cinghiale anche attraverso i verbali di abbattimento. Linee guida importanti di comportamento per tutti i cacciatori della provincia di Frosinone e non.