Nel primo semestre del 2018 il 6% delle aziende fallite nel Lazio si trovava in provincia di Frosinone. Un dato che vale per la Ciociaria il terzo posto nella regione dopo Roma (83,6%) e Latina (6,2%). Chiudono Viterbo (2,7%) e Rieti (1,5%). Nel decennio 2009 - 2018 la provincia di Frosinone si colloca sempre sul gradino più basso del podio con il 6,4% delle aziende fallite sul totale, preceduta da Latina (8,8%) e Roma (82,2%); quarta Viterbo (1,8%), quinta Rieti (0,9%).

In generale prosegue la positiva inversione di tendenza in materia di fallimenti per le imprese italiane: la fotografia del settore tracciata al 30 giugno 2018 da Cribis, società del Gruppo Crif specializzata nella business information, attraverso l'Analisi dei Fallimenti in Italia mostra un ulteriore calo dei fenomeno in Italia.

A livello territoriale, le aree in cui si registra un maggior numero di imprese sono quelle che mostrano una maggiore concentrazione di fallimenti, in linea con il tessuto industriale italiano.
A giugno 2018, infatti, sono nuovamente Lombardia, Lazio e Campania a rilevare il più alto numero di fallimenti con un'incidenza pari rispettivamente al 21,7% (1.294 casi), al 13,5% (805 casi) e all'8,5% (505 casi). A seguire, nei primi dieci posti della classifica dei fallimenti vi sono: Toscana (484 casi), Veneto (442 casi), Sicilia (408 casi), Piemonte (384 casi), Emilia Romagna (379 casi), Puglia (263 casi) e Marche (178 casi). Il dato più rilevante rispetto a marzo 2018, è il peggioramento delle Marche, salite dall'undicesima all'attuale decima posizione al posto della Calabria. Il dato più interessante si rileva dall'analisi dei settori merceologici.

Tutti i settori mostrano un calo rispetto a marzo 2018. In particolare, l'industria è il comparto con meno fallimenti registrati a giugno 2018 (1.046 casi), seguita dall'edilizia (1.173), dai servizi (1.382) e dal commercio (1.932)