Non era semplicemente uno dei papabili, il suo nome era davvero in pole position. Per tanti motivi: la comprovata abilità di manager, la grande esperienza maturata nel gruppo, la conoscenza minuziosa della macchina che muove un colosso come Fs. E forse anche la sua riservatezza, tipica di chi lavora a testa bassa e senza troppi clamori, che non ama.
Ma la nomina alla guida di Ferrovie dello Stato Spa di un supermanager come Gianfranco Battisti, 56 anni, fiuggino doc, ha anche un forte connotato strategico, dunque politico. Un uomo che sa dove metterele mani in quella che appare forse l'impresa più difficile: aggiornare e rilanciare la rete ferroviaria locale, le tratte regionali, quelle messe peggio, che fanno tanto tribolare i pendolari. La sua scelta come amministratore delegato del gruppo significa che l'obiettivo è questo.

Lo ha scritto chiaramente ieri mattina il ministro dei trasporti Danilo Toninelli quando, bruciando sul tempo tutti (anche l'assemblea di Fs che stava per riunirsi) e annunciando via Facebook la nomina di Battisti come ad e di Gianluigi Vittorio Castelli alla presidenza del gruppo, ha spiegato che «sanno come far marciare i treni». Specialmente «per dare sicurezza e comfort ai pendolari che ogni mattina scelgono per muoversi un mezzo pulito e condiviso come il treno. Una scelta che deve smettere di essere di coraggio e deve diventare di normalità». Questa è la missione di Battisti e del neo presidente Castelli.
«Abbiamo rinnovato il Cda di Ferrovie e siamo felici per le nostre scelte -sottolinea il ministro nel suo post- Alla faccia di chi ci accusava di voler occupare delle poltrone, ai primi due gradini abbiamo messo due eccellenti manager interni all'azienda che, a differenza di qualche loro predecessore, conoscono benissimo la struttura e sanno come far marciare i treni».
Le carte vincenti dei due prescelti? «Esperienza, efficienza ed etica: sono le tre "E" che devono andare sempre a braccetto sottolinea Toninelli Buon lavoro al nuovo Cda, cui toccherà far viaggiare al meglio le "Frecce", ma soprattutto potenziare il trasporto su ferro regionale». E in meno di un'ora il post raccoglie 750 like e 230 condivisioni.

La scelta piace un po' a tutti, soprattutto al popolo grillino che inonda di commenti positivi la bacheca Fb del ministro. Convince la scelta interna, piace anche il profilo dei due manager, rivitalizza le speranze l'obiettivo dichiarato di rilanciare le tratte locali e porre fine all'odissea quotidiana di molti pendolari. A Gianfranco Battisti il compito di realizzare questo ambizioso piano del governo giallo-verde. Lui sì che può farcela, attingendo anche alla profonda esperienza maturata da ultimo come responsabile dei Sistemi urbani del gruppo Ferrovie dello Stato. Il neo presidente Vittorio Castelli, invece, viene dalla Direzione centrale Innovazione e Sistemi informativi di Fs. Due pragmatici, concreti, più attenti ai dati e meno avvezzi alle parole. Con la velocità dei social, la nomina di Battisti è piombata come un fragoroso fuoco d'artificio sulla sua Fiuggi, subito in festa. «Un professionista di elevatissimo valore e di comprovata esperienza nel settore -dice di lui il presidente della Provincia Antonio Pompeo- A nome di tutti i ciociari gli invio i migliori auguri di buon lavoro». Ai quali si aggiungono quelli del sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini: «Con questo incarico Gianfranco corona una carriera giá di altissimo livello. Sono certo che lo svolgerà con la professionalità e capacità che lo contraddistinguono. Buon lavoro Gianfranco, sempre con Fiuggi nel cuore».