La svolta elettrica di Sergio Marchionne, annunciata venerdì scorso a Balocco in occasione della presentazione del piano industriale, partirà da Cassino. Il nuovo Suv riaccende le speranze per i 532 interinali. Ne è convinto il sindacato più grande e importante del sito pedemontano, che a 72 ore dalle dichiarazioni di Marchionne interviene con il segretario Francesco Giangrande e spiega: «Quasi certamente il primo modello ibrido sarà prodotto a Cassino. Non sappiamo ancora con certezza se sarà a marchio Alfa a Maserati, ma di certo il Suv che sarà prodotto nella fabbrica ai piedi dell'Abbazia porterà nuova occupazione.
Come avevo già detto in passato -rincara Giangrande- io sono abbastanza ottimista e sono convinto tra un anno esatto, ovvero entro giugno del 2019, saranno richiamati in fabbrica i 532 ex interinali messi alla porta l'autunno scorso. Con Giulietta che va ancora bene sul mercato, due modelli nuovi come Giulia e Stelvio e un altro che sarà commercializzato l'anno prossimo, nuove assunzioni sono inevitabili. Certo, dipende tutto da quando sarà commercializzato il nuovo modello, ma io sono convinto che entro il primo semestre del nuovo anno, la svolta potrà compiersi».
Il segretario Giangrande non lo dice esplicitamente ma è chiaro che nuova occupazione in Fca significa, a cascata, che altri posti di lavoro si creeranno anche nelle fabbriche dell'indotto.
Da qui a un anno potranno essere dunque oltre mille i posti di lavoro che si creeranno tra Fca e indotto.
«Molto -dice Giangrande- dipenderà anche dalle azioni che intraprenderà il nuovo Governo circa la legge Fornero per quel che riguarda le pensioni. Se si attuerà la cosiddetta "quota cento" superando quindi l'attuale legge, nel 2019 potrebbe esserci un'ondata non indifferente di pensionamenti e ciò permetterebbe un ulteriore segnale positivo per i giovani di questo territorio che guardano con attenzione ai progetti di Fca e sperano in nuove assunzioni».