Tornano i numeri, tutti i numeri del mercato del lavoro targato annualità 2017 e con riferimento alla Ciociaria. Lo speciale "report" è stato realizzato dal Centro per l'Impiego di Sora, diretto da Massimo Folcarelli, elaborando le informazioni registrate nel Sistema Informativo Lavoro provinciale.
Due le direttrici a carattere giuridico ed economico in un mosaico normativo da seguire per quest'anno appena trascorso: "Il bilancio dell'applicazione della Legge 10 dicembre 2014 numero 183, la legge delega denominata "Jobs Act" e le norme relative alla legge 107/2015, che sono state divulgate come "Buona Scuola", con una puntuale verifica dell' impatto nel nostro comprensorio pur non mancando dei fattori di debolezza. Premessa doverosa e necessaria per la domanda sul come è andata. L'integrazione dei dati provenienti dalle diverse fonti istituzionali fa emergere un quadro di miglioramento nella domanda di lavoro globale a livello provinciale. L'ideale, di certo,sarebbe quello di avvicinarsi ai livelli del 2008, ovvero ai livelli pre-crisi.
In effetti il saldo tra assunzioni e licenziamenti risente, comunque, delle vicende legate al numero dei contratti a tempo indeterminato (considerando che il contratto di apprendistato rientra in questa tipologia) e, dopo tre anni consecutivi "in rosso", nel 2017, è tornata una striscia positiva al rialzo con 216 assunzioni in più rispetto alle cessazioni di rapporto di lavoro. Quest'ultime hanno incrementato il loro trend negativo assestandosi a quota 19.510 unità.
«La risalita della domanda di lavoro dello scorso anno scorso anno è stata determinata dall'aumento vertiginoso – si legge nel rapporto- dei contratti di somministrazione che hanno registrato un incremento di oltre 86 punti percentuale.
Sull'altro piatto della bilancia si registra la diminuzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, che sono scesi di oltre 16 punti in percentuale, probabilmente a causa del susseguirsi delle norme che hanno regolato gli esoneri contributivi a carico dei datori di lavoro per l'assunzione con queste modalità. Infatti il contratto a tempo indeterminato si era affermato nel 2015, grazie all'esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, fino ad un massimo di 36 mesi e nel limite di 8.060 euro su base annua per ciascun lavoratore assunto previsto dalla legge 190/2014 (Legge di Bilancio 2015), nello scorso anno è subentrato il contratto di apprendistato ed è ritornato a ruggire il contratto di somministrazione.
Questa mutazione è stata indotta dal dimezzamento a favore dei datori di lavoro della decontribuzione introdotta dalla legge di bilancio 2015. Infatti la Legge 208/2015 ha previsto la proroga dell' esonero del versamento contributivo anche per il 2016 ma riducendolo al 40% , limitandolo a soli euro 3.250 e per soli 24 mesi».
Premesse doverose, ma il "fil rouge" dell'analisi del numero sul flusso degli iscritti, nel corso dell'anno 2017 è stato in frenata diminuendo di 770 unità. I dati percentuali, di converso, registrano, una curvatura pari a a meno 3,75%. «Al termine del 2016 – si evidenzia nell'analisi del Centro per l'Impiego sorano lo stesso fenomeno registrava una diminuzione di 6.065 unità, pari a meno 22,82%. Questa contrazione nel numero delle iscrizioni, concentrata nella fascia giovanile, si verifica probabilmente per l'esaurirsi della "spinta propulsiva" indotta negli anni 2014 e 2015 dal programma Garanzia Giovani.
Dopo la flessione registrata nel 2015 nel dato di stock dei disoccupati iscritti nell' elenco anagrafico previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2000 n. 442, per la seconda volta dal 2009, anno in cui si era conclusa l' operazione di "ripulitura" delle liste dei lavoratori disoccupati, eliminando tutti gli iscritti che erano stati convocati per l' aggiornamento della loro posizione e non si erano presentati, il numero dello stock degli iscritti è ripreso a salire. Nel 2016 l' aumento è stato di 552 unità, +0,46, nel 2017 l'aumento è stato di 2.099 unità, parti a più 1,74 %. In particolare il numero dei maschi è aumentato di 545 unità, +0,99 %, le femmine sono aumentate di 1.554 unità, +2,39%». Una battuta di arresto, quindi, della tendenza alla flessione del numero degli iscritti, indotta dalle normative parlamentari sul perfezionamento del "Jobs Act".
L'analisi
Lavoro: nel 2017 crollano i contratti a tempo indeterminato
È stata registrata una flessione del 16%. Boom degli accordi di somministrazione con un +86% ma l'ideale sarebbe quello di avvicinarsi ai livelli pre-crisi
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