Alfa Romeo a febbraio ha registrato 7.400 immatricolazioni, il 17,1% in più rispetto all'anno scorso, mentre nel cumulato dei primi due mesi del 2018 la crescita è del 20,7%. Per il Biscione risultati positivi in Francia (+29,7), Italia (+18,6%) e Spagna(+11%). Giulia e Stelvio le due vetture prodotte nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano trainano le vendite del marchio, con entrambi i modelli che a febbraio in Italia sono i più venduti dei rispettivi segmenti.
L'Alfa Giulia la berlina che nel 2015 ha segnato la "rinascita" del Biscione sulle linee dello stabilimento di Cassino, nei giorni scorsi ha inoltre ricevuto un riconoscimento da una celebre rivista americana. In particolare, l'Alfa Romeo Giulia ha convinto gli esperti della rivista statunitense per la sua grande fluidità di guida, per le prestazioni e per il design di alto livello.Addirittura,la redazione di Car and Driver sostiene che la Giulia è stata in grado di reinventare il segmento delle berline medie premium combinando un artigiano italiano di primo livello, delle prestazioni di classe e tecnologia all'avanguardia. Un fatto che, unito alla concreta possibilità che dal 2019 arrivi sulle linee di Cassino un nuovo modello probabilmente il Suv della Maserati ha indotto il segretario della Uilm Giangrande a dichiarare che, se non ci saranno complicanze sul mercato (specie Usa e Cina) dal prossimo anno rientreranno in fabbrica i 532 ex interinali che sono stati mandati a casa in malo modo il 31 ottobre dello scorso anno. Ma intanto un altro sindacato, la Fiom, con Michele De Palma afferma invece che «I grandi costruttori di auto stanno investendo miliardi per produrre nuovi modelli a zero emissioni. La Cina è la leader globale con oltre seicentomila veicoli elettrici venduti nel 2017. L'Italia è invece ultima della classe: poco più dello 0,1% delle auto immatricolate in Italia nel 2017 sono elettriche»